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Pescara-Virtus Entella 2-2, subita la terza rimonta di fila. Biancazzurri caso psichiatrico

Pescara-Virtus Entella 2-2, subita la terza rimonta di fila. Biancazzurri caso psichiatrico

PESCARA, 19 settembre – Nuova follia allo Stadio Adriatico. Pescara bello, concreto e in vantaggio di due reti fino ad un quarto d’ora dalla fine, poi due regali che costano la terza rimonta in altrettante gare consecutive. I biancazzurri, ormai, sono un caso psichiatrico.

L’acquazzone, che si abbatte sullo Stadio Adriatico, richiama pochi coraggiosi sugli spalti. I biancazzurri vogliono tornare alla vittoria, dopo le due rimonte subite contro Frosinone e Salernitana. Con Proietti infortunato, Zeman schiera Brugman vertice basso di centrocampo e Valzania mezzala, a fare coppia con Coulibaly. Dentro Crescenzi al posto di Zampano. Confermato il tridente offensivo formato da Pettinari, Del Sole e Capone. Nella Virtus Entella coppia d’attacco Luppi-Diaw.

PRIMO TEMPO

Il Pescara nei primi minuti prova a fare la partita, anche se la manovra è penalizzata dal campo pesante. Il primo brivido è però di marca ligure, al 7′, con un tiro sporco di Palermo dal limite che finisce fuori. Un minuto dopo risponde Valzania, con una conclusione senza pretese che si spegne sul fondo. Al 13′ cambio obbligato nelle file biancazzurre: entra in campo Bovo, che prende il posto dell’infortunato Perrotta.

Al 17′ capolavoro di Capone, che riceve palla sulla trequarti sinistra, si volta e praticamente da fermo lascia partire un tiro a giro che si insacca nell’angolino sinistro della porta difesa da Iacobucci. Pescara in vantaggio con un colpo da biliardo di rara bellezza, che delizia i tifosi di fede biancazzurra. Al 23′ buona triangolazione Coulibaly-Del Sole sulla destra, ma è solo corrner. Un minuto dopo ci prova Brugman di fino, palla sul fondo.

Ancora biancazzurri pericolosi, al 28′, con un gran tiro di Del Sole dalla destra: Iacobucci salva in tuffo. Al 38′ geniale invenzione di Capone, che dalla linea sinistra del fallo laterale serve di esterno l’accorrente Pettinari. E’ un rigore in movimento che finisce fuori. Occasionissima per il raddoppio mancata, ma il gol non sarebbe stato valido poiché l’arbitro sventola la bandierina del fuorigioco. Prima del riposo c’è tempo per un’insidiosa punizione battuta da Bovo dalla sinistra, Iacobucci è costretto ad uscire e a respingere con i pugni.

SECONDO TEMPO

Nel secondo tempo è diluvio allo stadio Adriatico. Sul terreno di gioco è sempre più difficile controllare la palla. Al 5′ Brugman, imbeccato da Del Sole, colpisce bene da fuori ma il tiro è centrale. Due minuti dopo ci prova Mazzotta dal limite, Iacobucci controlla senza affanni. Al 10′ splendida giocata di Del Sole, che inventa un assist delizioso per Mazzotta, tiro al volo e traversa piena. I biancazzurri meriterebbero il raddoppio.

Al 19′ il Pescara raddoppia con un’altra autentica perla: Brugman riceve palla, prende la mira da 25 metri e scarica una gran botta, forte e tesa, che gonfia la rete. Al 24′ Pigliacelli offre un saggio da portiere zemaniano, sventando in uscita, quasi sulla trequarti, su Diaw lanciato a rete.

Al 30′, però, un’indecisione di Pigliacelli consente a Luppi di accorciare le distanze. L’estremo difensore del Pescara battezza fuori l’assist dal fondo per l’attaccante avversario e sbaglia i tempi dell’uscita. Liguri in gol alla prima vera occasione. All’Adriatico si riaffacciano i fantasmi delle ultime due gare.

E i fantasmi ritornano. Palla persa da Crescenzi in attacco, fulmineo contropiede della Virtus Entella con De Luca sulla destra, palla a Diaw che anticipa tutti e mette in rete. Un disastro collettivo nell’occasione: Valzania e Mazzotta non contrastano adeguatamente De Luca, Bovo si lascia anticipare da Diaw, Coda è clamorosamente fuori posizione. Terza rimonta consecutiva regalata agli avversari. Pubblico sconvolto e ammutolito. Ennesimo suicidio contro un avversario che, fino ad un quarto d’ora dalla fine, era apparso sostanzialmente inesistente.

Prova a reagire il Pescara. Il tiro di Pettinari, al 38′, finisce fuori. La Virtus Entella si difende con i denti. Al 39′ buon filtrante di Benali in area, ma nessuno raccoglie. Ancora il libico in area, ma il suo tiro è murato dalla difesa ligure. I ragazzi di Zeman ci provano fino alla fine e a tempo scaduto Capone, a due metri dalla porta, solo davanti a Iacobucci, spara clamorosamente alto. All’ultimo secondo miracolo di Iacobucci su Brugman. I biancazzurri si mangiano le mani. Il pubblico dell’Adriatico, indispettito, fischia sonoramente la squadra. Urge intervenire sulla testa dei giocatori. Sei punti regalati negli ultimi tre turni sono davvero troppi. Ad una squadra devastante dalla trequarti in su, fa da contraltare una difesa colabrodo, che pecca di concentrazione.

Pescara: Pigliacelli, Crescenzi, Coda, Valzania, Brugman, Pettinari, Perrotta (13′ pt Bovo), Mazzotta, Capone, Coulibaly, Del Sole (27′ st Benali). A disposizione: Fiorillo, Balzano, Kanoutè, Ganz, Zampano, Fornasier, Carraro, Cappelluzzo, Baez. All. Zdenek Zeman

Virtus Entella: Iacobucci, Belli, Ceccarelli, Troiano, Luppi (31′ st De Luca), Palermo, Benedetti, Ardizzone (15′ st Nizzetto), Diaw, Baraye, Aramu (8′ st La Mantia). A disposizione: Paroni, De Santis, Massolo, Eramo, Pellizzer, Di Paolo, Mota Carvalho, Currarino, Brivio. All. Gianpaolo Castorina

Arbitro: Serra di Torino

Reti: 17′ pt Capone (P), 19′ st Brugman (P), 30′ st Luppi (V), 36′ st Diaw (V)

Corner: 9-0 per il Pescara

Ammoniti: Coulibaly (P), Coda (P), Ceccarelli (V), Ardizzone (V)

Spettatori: 7.172

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