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Pittrice scomparsa, fondamentale la testimonianza della farmacista

Pittrice scomparsa, fondamentale la testimonianza della farmacista

TERAMO, 17 novembre – Tra i punti fermi dell’indagine sulla scomparsa e l’omicidio di Renata Rapposelli, la pittrice di 64 anni il cui cadavere è stato rinvenuto senza vita in una scarpata a Tolentino, c’è la testimonianza della farmacista di Tortoreto, che il 9 ottobre avrebbe visto la donna intorno alle 17.

Testimonianza che gli inquirenti ritengono estremamente attendibile e che di fatto smentisce la ricostruzione effettuata fino ad oggi dal figlio e dall’ex marito della donna, entrambi accusati di omicidio ed occultamento di cadavere.

Secondo il racconto della farmacista la donna, quel 9 ottobre, sarebbe entrata in farmacia molto agitata e avrebbe chiesto un farmaco per calmarsi.

È in quel momento che le avrebbe fornito la tessera sanitaria, dalla quale la farmacista avrebbe letto il nome della Rapposelli, chiedendogli conferma per accertarsi che non fosse in stato confusionale. Poi le avrebbe dato un farmaco a base di prodotti naturali e le avrebbe restituito la tessera sanitaria, non necessaria per l’acquisto del farmaco da banco.

Testimonianza che farebbe pensare al fatto che i due potrebbero aver accompagnato la donna, agitata dopo la discussione, in farmacia e poi essere tornati a casa con lei.

Ieri, intanto, sono stati fatti nuovi accertamenti sull’auto in uso all’ex marito e al figlio, con alcuni campionamenti, con l’obiettivo di verificare  se ci sono o meno elementi tali da poter stabilire il passaggio della macchina sul luogo del ritrovamento del cadavere.

Nelle prossime ore, invece, gli investigatori appena arrivato il relativo decreto dovrebbero provvedere a prendere le impronte dei due indagati.

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