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Provincia di Teramo, Di Sabatino non riassegna la vicepresidenza e striglia il Pd

Provincia di Teramo, Di Sabatino non riassegna la vicepresidenza e striglia il Pd

TERAMO, 19 giugno –  La risposta del presidente Renzo Di Sabatino alla restituzione delle deleghe da parte del consigliere di Abruzzo Civico Mario Nugnes non si è fatta attendere. Ed è una risposta diretta soprattutto al suo partito, quel Pd che aveva rivendicato la vicepresidenza e il cui consigliere Maurizio Verna era uscito polemicamente dalla maggioranza giustificando la sua decisione con questioni politiche legate all’alleanza con Abruzzo Civico. Una risposta che si concretizza nel non  riassegnare la vicepresidenza e nel confermare a Nugnes tutte le altre deleghe, oltre a quelle alla “programmazione, realizzazione e gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale”,  in collaborazione e coordinamento con il consigliere provinciale Mauro Giovanni Scarpantonio, e al piano territoriale provinciale di coordinamento.Ma non solo, perché Di Sabatino invita i due partiti a sciogliere il nodo della alleanze e avverte il Pd che senza il resto del centrosinistra non si va da nessuna parte.

“Quello di Nugnes è stato un gesto di sensibilità politica e personale  che ho apprezzato molto – sottolinea Di Sabatino –  rimane in maggioranza, quella maggioranza che è il frutto di una collaborazione  anche con Abruzzo Civico e che è coesa e compatta: della scelta di Maurizio Verna di rimanerne fuori posso solo dire che ne ho preso atto ma che non l’ho compresa.  Oltre alle deleghe già conferite al momento dell’elezione, Nugnes, sarà di supporto al settore viabilità e, quindi,  al consigliere Mauro Scarpantonio e si occuperà del piano provinciale territoriale che vorrei approvare al più presto. Non assegnerò la delega di vicepresidente, non essendo un obbligo”.

Risolta la questione contingente Di Sabatino affronta il vero nodo della questione:

“Ai partiti che sostengono la coalizione in Provincia, Pd e Abruzzo Civico, dico che è arrivato il momento di sciogliere il nodo sulle alleanze che non è un nodo tattico ma l’ostacolo che impedisce al ragionamento politico di riprendere quota e che ci sta pericolosamente appiattendo su obiettivi minimi mentre ci sfuggono gli orizzonti. Non è un segreto che il Pd non può fare da solo e che ci sono ampi margini di collaborazione con quelle forze politiche, al centro e a sinistra, con le quali abbiamo obiettivi comuni”.

A stretto giro di posta, sulla decisione di Nugnes di rinunciare alla vicepresidenza e su quelle consequenziali del presidente Renzo Di Sabatino, è intervenuto anche lo stesso Maurizio Verna:

“In politica di battaglie ne ho vinte alcune, ma questa non volevo proprio disputarla. L’ho disputata solo per onorare le parole di un accordo che doveva dare i suoi frutti e che invece non li ha dati. Apprezzo il gesto del consigliere Mario Nugnes, con il quale ha dimostrato grande senso di responsabilità, riconfermando qui, se ce ne fosse ancora bisogno, come la questione posta fosse solo politica e non personale. Sono un uomo di partito ed ancor di più di coalizione e sono stato il primo a sperare che le promesse di accordi tra PD ed Abruzzo Civico dessero i loro frutti. Come sono rimasto purtroppo stupito dall’inerzia davanti alle numerose smentite dello stesso accordo sulla vicepresidenza, che mi ha portato all’uscita dalla maggioranza in consiglio provinciale, scelta di cui il Presidente della Provincia dichiara di avere preso atto senza averla compresa.  Bene, non capendo ancora dove abbia appreso la notizia della mia scelta a rimanere fuori dalla maggioranza anche dopo il gesto di Nugnes, mi preme comunicare che anch’io sono quasi cinque mesi che prendo atto di indecisioni che non ho compreso affatto”.

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