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Teramo, Nugnes lascia la vicepresidenza in Provincia. Sul tavolo le alleanze tra Pd e Abruzzo Civico

Teramo, Nugnes lascia la vicepresidenza in Provincia. Sul tavolo le alleanze tra Pd e Abruzzo Civico

TERAMO, 19 giugno – Per il Pd è l’ennesima crisi politica con gli alleati. Una crisi da cui l’unico rappresentante provinciale del partito che ne esce senza le ossa rotte, al momento, è il presidente della Provincia Renzo Di Sabatino, a cui il Pd certamente in questi mesi non ha reso il compito particolarmente facile. Perché se la decisione del rosetano Mario Nugnes (Abruzzo Civico) di lasciare la vicepresidenza dopo mesi di polemiche sollevate dal consigliere Pd Maurizio Verna, che nelle scorse settimane era uscito dalla maggioranza in Provincia, è stata ufficializzata in una conferenza stampa “tecnica e non politica”, è evidente che quanto avvenuto  pone nuovamente sotto i riflettori la questione delle alleanze tra Pd e Abruzzo Civico.

Alleanze sempre più difficili, come dimostrano i casi di Martinsicuro (dove Abruzzo Civico ha appoggiato il candidato civico di area centrodestra Massimo Vagnoni) e di Tortoreto (dove il candidato di Abruzzo Civico era l’ex sindaco di centrosinistra Domenico Di Matteo mentre il Pd sosteneva Piero Di Nicola) e con i rapporti tra i due partiti che rischiano di isolare sempre di più e con esiti fallimentari, come dimostrato proprio nei due comuni appena citati, il Partito Democratico.

“Le ingiustificate e strumentali critiche innescate dal partito di maggioranza in Provincia – ha esordito Nugnes – non possono continuare a sminuire, compromettere e oscurare il grande e proficuo lavoro che in questi mesi abbiamo portato avanti in armonia e condivisione con tutti i consiglieri di maggioranza, tranne uno, al fianco del presidente Renzo Di Sabatino. Non è stato il ruolo di vicepresidente il motore della mia azione amministrativa in provincia ma il mandato e la fiducia ricevuta dai tanti amministratori che mi hanno voluto come consigliere provinciale insieme alla forte responsabilità che sento verso i cittadini”.

Nugnes ha dunque sottolineato come nonostante abbia apprezzato il riconoscimento politico della vicepresidenza, riconoscimento verso il ruolo svolto da Abruzzo Civico nel sostenere la maggioranza di centrosinistra che governa in Provincia, abbia deciso di restituire le deleghe per facilitare una sorte di riallargamento della maggioranza, restando leale al presidente Renzo Di Sabatino e a tutti i colleghi consiglieri.

“Nella consapevolezza che la polemica politica tutta interna al partito di maggioranza sulla vicepresidenza non può continuare a rappresentare una spada di Damocle sull’azione amministrativa della Provincia, né tantomeno un alibi per qualcuno per sottrarsi al lavoro da svolgere e alle responsabilità che il ruolo di consigliere implica, voglio lasciare al Presidente, al quale va tutta la mia stima, la piena responsabilità di decidere in serenità al fine di poter rasserenare gli animi e prendere le decisioni che riterrà opportune per il futuro dell’ente”.

Nei prossimi giorni il presidente Renzo Di Sabatino dovrà rivedere le deleghe, e sarebbero già pronti nuovi incarichi per Nugnes. Di certo il Pd ne esce con un’immagine sempre più offuscata, sempre più preoccupato di nomi e poltrone mentre la città, con oltre 4mila terremotati ed un’economia in crisi, così come buona parte della provincia, non riesce a rialzarsi.

Una vicenda quella della Provincia che va letta di pari passo con l’addio al Pd di tre consiglieri comunali, tra cui l’ex capogruppo Gianguido D’Alberto, che avevano parlato proprio di un partito troppo impegnato a pensare ad equilibri e nomi che a programmi e progetti.

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