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Quattromila studenti in corteo per chiedere una nuova politica del diritto allo studio

Quattromila studenti in corteo per chiedere una nuova politica del diritto allo studio

PESCARA, 17 novembre – Quattromila studenti hanno partecipato oggi al corteo partito dall’Arena del Mare e arrivato in piazza Salotto dopo aver attraversato il centro della città.

Vogliamo maggiori fondi per il diritto allo studio, non è accettabile che si stanzi solo lo 0.06% a questa voce ed invece la Regione incentra le sue politiche sulle gradi opere” afferma Saverio Gileno, coordinatore del Collettivo Studentesco Pescara studente al Liceo Classico D’Annunzio.

Perché sono tanti i problemi che gli studenti si trovano ad affrontare ogni giorno sul piano dei costi e dei servizi:

“Diritto allo studio significa anche diritto di muoversi liberamente con degli autobus sicuri e con delle tariffe accessibili – dice Giulia Di Bari, del Liceo Volta di Francavilla – Abbiamo sanzionato, durante il corteo, una fermata dell’autobus su Corso Vittorio per ribadire le nostre rivendicazioni” .

E’ necessario un sistema di norme che razionalizzi i servizi e li renda realmente efficaci:

“Vogliamo una nuova legge regionale sul diritto allo studio – ribadisce Federico Stigliano, Liceo artistico MiBe – che faccia funzionare la carta dello studente ampliandone i servizi e gli sconti, che abbatta la problematica del caro-libri e che offra maggiore assistenza ai disabili. Vogliamo anche un’integrazione reale degli studenti migranti.”

Questo mentre resta aperta l’enorme falla delle strutture a forte rischio sismico:

“Abbiamo portato all’attenzione degli enti il fatto che solo il 32% degli edifici scolastici è costruito secondo criteri antisismici, il che significa che 2 scuole su 3 sono a rischio crollo. – ricorda Alex Di Costanzo dell’Ipssar De Cecco -Inoltre il 70% degli edifici scolastici necessita di interventi di ristrutturazione”.

Gli studenti si incontreranno nuovamente in un’assemblea pubblica, al parco di “Villa De Riseis” il 21 novembre, per continuare e rilanciare la mobilitazione.

 

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