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Truffa anziana con la scusa del finto incidente, vicina di casa lo fa arrestare a Pescara

Truffa anziana con la scusa del finto incidente, vicina di casa lo fa arrestare a Pescara

PESCARA, 24 novembre – Ha tentato di raggirare una persona anziana, raccontando che la figlia era rimasta coinvolta in un incidente ed aveva bisogno di soldi, ma è stato messo in fuga da una vicina di casa della vittima ed arrestato dai Carabinieri. L’episodio è avvenuto ieri pomeriggio a Pescara. In manette è finito Alessio Passariello, 36enne pluripregiudicato originario di Napoli. Denunciato il suo complice, un 62enne napoletano, che al momento del colpo era in macchina. Sono accusati di tentata truffa pluriaggravata.

Sempre lo stesso il modus operandi. Una telefonata ad una 75enne residente in via De Amicis, in pieno centro, per dirle che la figlia era rimasta coinvolta in un incidente e che si trovava in stato di fermo in una caserma dei Carabinieri. Per questo erano necessari 3.500 euro. Poi la visita a casa della signora, che, presa dallo sconforto, gli sta per consegnare i soldi. Una vicina di casa, però, capisce quanto sta accadendo e fa sfumare il colpo.

L’operazione ha preso il via dopo diverse segnalazioni arrivate al 112 relative ad alcuni tentativi di raggiri a persone anziane, nel centro di Pescara e, in particolare, nell’area compresa tra via Genova, via Catania, via Chiarini e via De Amicis.

I Carabinieri del Nucleo investigativo hanno quindi disposto un servizio di controllo del territorio per rintracciare i truffatori. In via de Amicis i militari hanno individuato una Peugeot in sosta con una persona sospetta a bordo. Dagli accertamenti sulla targa è emerso che si trattava di un veicolo noleggiato a Napoli.

Poco dopo, sulla stessa strada, i Carabinieri hanno visto un uomo uscire in fretta da uno dei condomini da cui era partita una delle segnalazioni, seguito da una signora che urlava nei suoi confronti. E’ stato quindi accertato e ricostruito l’accaduto e il 36enne è stato arrestato.

Una trappola, hanno spiegato in conferenza stampa il maggiore Di Pietro e il colonnello Gaetano La Rocca, studiata a tavolino da una banda di malviventi nei cui confronti sono stati avviati accertamenti per individuare il vertici, le possibili articolazioni sul territorio ed eventuali responsabilità in episodi analoghi.

 

 

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