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Reliquia di San Pietro Celestino trafugata a Collemaggio: denunciato don Ruggero Badiale

Reliquia di San Pietro Celestino trafugata a Collemaggio: denunciato don Ruggero Badiale

L’AQUILA, 25 maggio – Nella sua abitazione a Borghetto D’Arroscia, in provincia di Imperia,  e nella cappella della casa di riposo “Opera cuore immacolato di Maria”, di cui è presidente del consiglio direttivo, sono stati rinvenuti ben 70 oggetti di arte sacra rubati nel corso del tempi in diverse parrocchie italiane tra cui un dipinto raffigurante “San Pietro Celestino con attributi papali”, trafugato dalla Basilica di Collemaggio a L’Aquila.  E così per don Ruggero Badiale, in passato in servizio anche in Abruzzo, proprio a L’Aquila, è stato denunciato insieme ad in collaboratore ed ad un commerciante bresciano per ricettazione di oggetti sacri e opere d’arte.

A denunciare il religioso i  carabinieri del Nucleo tutela del patrimonio culturale, che insieme ai colleghi di Pieve di Teco sono arrivati a lui nell’ambito delle indagini sulla scomparsa, nel 1992, della reliquia di San Giustino, patrono di Paganica, dalla locale parrocchia. Reliquia che è stata rinvenuta dai militari in una casa d’aste parigina. Qui era arrivata  da un antiquario di Montecarlo, che a sua volta l’aveva acquistata da un commerciante bresciano che l’avrebbe ricevuta  da don Badiale.

Proprio indagando su quella reliquia i militari erano risaliti all’attività svolta dal religioso in Abruzzo, e ben presto avevano scoperto come  in alcune parrocchie a lui affidate fossero avvenuti furti di opere d’arte. Da qui l’avvio di una serie di perquisizioni che hanno permesso di rinvenire e sequestrare i beni: tra questi numerosi oggetti del XVIII e XIX secolo, alcuni rubati dalla Chiesa di Borghetto D’Arroscia e da alcune parrocchie imperiesi  il dipinto raffigurante ‘San Pietro Celestino con attributi papali’ trafugato dalla basilica di Collemaggio dell’Aquila, un reliquario del XVIII secolo rubato nel 2012 dalla chiesa di Comunanza e una navicella di fine XVIII secolo rubata nel 2012 dalla chiesa di San Terenziano di Gorro Borgo Val di Taro.

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