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Rifiuti da Roma, Wwf Abruzzo: “Cifre incongrenti e informazioni insufficienti. Serve chiarezza”

Rifiuti da Roma, Wwf Abruzzo: “Cifre incongrenti e informazioni insufficienti. Serve chiarezza”

PESCARA, 10 gennaio – Indifferenziati in arrivo da Roma e dal Lazio: “cifre incongruenti e informazioni non sufficienti”.  A sostenerlo il Wwf Abruzzo, che invoca chiarezza sulla vicenda.

“Ad oggi e da alcuni anni, in virtù di un accordo di programma sottoscritto dalle due regioni interessate, alcune tonnellate di rifiuti indifferenziati vengono già trasportate ogni giorno dal Lazio all’impianto Aciam di Aielli che trattiene il compost e invia in discariche fuori regione il secco residuo – sottolinea l’associazione ambientalista  – Circa le quantità trattate c’è palesemente confusione visto che il sottosegretario con delega all’ambiente Mario Mazzocca ha parlato di 180 tonnellate a, giorno mentre il sindaco di Aielli di 30 tonnellate: sarebbe il caso che su questioni così delicate che investono la salute dei cittadini e dei territori si cominciasse a rendere pubblici e comprensibili i documenti ufficiali, perché qualsiasi cittadino possa immediatamente sapere di che cosa si sta realmente parlando”.

 

Per il Wwf i rifiuti romani, “semmai la soluzione Abruzzo dovesse riproporsi e concretizzarsi“, rappresenterebbero  un buon affare per i gestori delle aziende di trattamento, ma non certo per  la collettività che vedrebbe peggiorate le condizioni ambientali del proprio territorio, costantemente attraversato da Tir carichi di rifiuti.

L’associazione, al riguardo, cita l’esempio di Chieti, dove “l’unico impianto al 100% privato dei tre interessati a ricevere il pattume della capitale già accoglie una notevole quantità di indifferenziato quotidianamente da tutto il pescarese e da buona parte del teramano e del chietino. Questo in una città inserita in una zona di risanamento per quanto riguarda la qualità dell’aria e nella quale i cittadini si impegnano da anni nella raccolta differenziata, oggi porta a porta, senza averne benefici economici“.

Una situazione in cui per il Wwf diventerebbe impossibile anche raggiungere l’autosufficienza  in tema di gestione dei rifiuti prevista nell’adeguamento del Piano regionale.

“L’obiettivo non può che essere quello di massimizzare le politiche di riduzione, potenziando e agevolando la raccolta differenziata con progetti ambiziosi – conclude l’associazione –  nel caso dell’Abruzzo si deve puntare a una raccolta differenziata oltre il 70% di media regionale al 2022, con una produzione di rifiuti urbani indifferenziati al di sotto dei 100 kg annui per abitante. Obiettivi realistici visto che già nel 2016 in Italia erano ben 525 i comuni “rifiuti free” che hanno deciso di puntare sulla riduzione del residuo non riciclabile da avviare a smaltimento”.

Da qui la richiesta della  pubblicazione  dei dati comune per comune e delle informazioni sulla destinazione (di transito e finale) di ciascuna tipologia di rifiuti e su ogni accordo in atto o allo studio per far entrare o uscire dalla regione materiale di scarto.

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