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Ritardi nei pagamenti ai dipendenti de L’Agorà, protesta la Cgil teramana

Ritardi nei pagamenti ai dipendenti de L’Agorà, protesta la Cgil teramana

TERAMO, 5 gennaio – Da cinque mesi, ormai, non percepiscono lo stipendio. E nonostante tutto, tra mille difficoltà e anticipando anche i costi del carburante, i dipendenti della coooperativa L’Agorà, che gestisce i servizi domiciliari per anziani e disabili nei comuni di Bellante, Giulianova e Mosciano, stanno continuando ad assicurare il servizio. Una situazione divenuta ormai insostenibile, come denuncia la Fp Cgil, che chiede un intervento degli enti interessati minacciando, in caso contrario, di mettere in campo tutte le iniziative possibili a tutela dei lavoratori.

“L’augurio di buon anno da parte dei dipendenti della cooperativa L’Agorà, vincitrice di una gara d’appalto per i servizi domiciliari ad anziani e diversamente abili nei comuni di Bellante, Giulianova e Mosciano , è sincero – scrive in una nota il segretario provinciale della Fp Cgil Amedeo Marcattili – Non importa che le lavoratrici devono percepire gli stipendi di agosto, settembre, ottobre, novembre e dicembre 2016 più la 13° mensilità, l’importante è che i dirigenti della cooperativa siano felici e che anche per  il 2016 chiuderanno il bilancio con un fatturato importante e un utile altrettanto sostanzioso come il 2015″.

Una situazione gravissima secondo il sindacato, che punta il dito anche contro il silenzio dei Comuni interessati dal servizio e dell’ambito sociale Tordino, ai quali la Cgil aveva chiesto già tempo fa di rescindere il contratto di appalto per gravi inadempienze contrattuali.

“È possibile che a nessun amministratore  interessino le condizioni lavorative di 22 dipendenti? – continua Marcattili – Si chiedono con quanti sacrifici vengono erogati servizi ai cittadini meno fortunati? Ricordiamo che i lavoratori, a fronte del mancato pagamento delle mensilità, devono anticipare i costi del carburante. Il compito di un buon mministratore, secondo noi, è anche quello di preoccuparsi di verificare se le condizioni di lavoro da parte di chi svolge un servizio ai cittadini per conto dei comuni sono condi-zioni rispettose della dignità dei dipendenti. Parliamo di stipendi che non superano le 500 euro mensili. E’ vergognoso, sia da parte della cooperativa sia dei comuni interessati, non rispettare né il contratto di lavoro né il capitolato d’appalto. La situazione non è più sostenibile, chiediamo un intervento risolutivo che salvaguardi i livelli occupazionali e i servizi all’utenza, in difetto metteremo in campo tutte le iniziative che si riterranno opportune per tutelare i diritti dei lavorator”i.

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