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Silvi, la variante al piano regolatore approvata con i soli voti del Pd. La sinistra pronta ad aprire la crisi

Silvi, la variante al piano regolatore approvata con i soli voti del Pd. La sinistra pronta ad aprire la crisi

SILVI, 11 marzo – Dopo tredici anni  Silvi ha un nuovo Prg. La variante della discordia è stata approvata ieri sera, al termine di un consiglio infuocato e tra gli strali non solo della minoranza ma anche degli alleati di Silvi 2024, che hanno mal digerito l’atteggiamento del Pd accusato di essersi sottratto al confronto. Quello stesso Pd che nella scorsa seduta aveva fatto cadere il numero legale proprio per tornare in aula ed avere i numeri per approvare da solo la variante.

Sul Prg, infatti, il Partito Democratico si è giocato una partita in solitaria, salutandone l’approvazione con toni entusiastici.

“La maggioranza, durante la seduta, nei tanti passaggi delle discussioni ha ritenuto necessario sottolineare che l’approvazione di questo Prg consegna ai cittadini una equità sociale di sviluppo e, soprattutto, deposita definitivamente un sacrosanto diritto, indistintamente dalla propria fede politica o di altra appartenenza, cosa che in questi 13 anni è mancata – scrive sul suo profilo Fb il sindaco Francesco Comignani, riportando gli interventi fatti in consiglio – Il nostro mandato è di tutelare tutti, senza distinzioni di casacca. Ogni giorno, da circa 2 anni e mezzo, solo in Comune, ricevo ufficialmente  40-50  cittadini a settimana che quotidianamente mi portano opinioni, segnalazioni, quesiti, idee, pareri e, soprattutto, confessioni personali di molte vicende passate. Il nostro voto non può che non tener conto di tutte queste persone che partecipano al bene di Silvi”.

 

Di tutt’altro avviso gli alleati di Silvi 2024, per il quale con il voto di ieri sera, “preceduto nuovamente da una interpretazione di parte del presidente del consiglio che ha consentito di svolgere il consiglio comunale in seconda seduta“, Silvi si è dotata di uno strumento urbanistico “con cui si torna al passato“.

“Il Pd ha voluto questo – tuona il gruppo – Noi di Silvi 2024 non ci stiamo a questa idea vecchia e speculativa di Silvi. Noi siamo un’altra cosa. Silvi 2024 ha ribadito in consiglio, con la coerenza e la correttezza dimostrata in campagna elettorale e durante questa legislatura, la propria contrarietà a questa variante, ricordando e rispettando il mandato ricevuto dagli elettori. Per noi era importante che Silvi si dotasse di uno strumento urbanistico diverso, con al centro la salvaguardia ambientale, la rigenerazione urbana, una forte riduzione del consumo del suolo, uno sviluppo sostenibile del territorio”.

Una prova di forza quella del Pd che sembra destinata ad aprire una crisi di maggioranza e a mettere a serio rischio la sopravvivenza dell’amminstrazione Comignani.

“Si apre, da oggi, una fase di riflessione, al nostro interno e con coloro che hanno sostenuto la nostra lista, sul futuro e sui motivi che sono alla base dell’alleanza con il Pd – concludono i rappresenatnti di Silvi 2024 – cercando di favorire, come sempre, quel sereno e costante confronto con i cittadini per gli interessi di tutti e della nostra città. Ci saranno decisioni importanti da prendere, ma con la chiara consapevolezza di avere un unico motivo denominatore: #noisiamounaltracosa”.

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