TERAMO, 8 novembre – Dopo l’approvazione del decreto sugli interventi di emergenza post-sisma, è ancora tutta da giocare la partita principale, relativa alla definizione dell’area del cratere, che riguarda da vicino diversi comuni abruzzesi. La conferma arriva direttamente dal ministro Padoan.

“Siamo entrati molte volte nel dettaglio delle cifre sul terremoto, del perché sono quelle che sono e ahimé il terremoto non è ancora finito – ha detto il ministro dell’economia, Pier Carlo Padoan, al termine dell’Ecofin – tanto è vero che dobbiamo ancora identificare il cosiddetto cratere dei comuni colpiti dal sisma”.

Sul fronte abruzzese questa mattina i consiglieri regionali di centrodestra, Gianni Chiodi, Mauro Di Dalmazio e Paolo Gatti, hanno annunciato che nei prossimi giorni presenteranno una risoluzione urgente, per chiedere che tutti i comuni del Teramano danneggiati dal sisma vengano inseriti nell’area del Cratere.

In realtà si tratta di un’ipotesi che appare piuttosto remota e sulla base di quanto riferito da fonti bene informate, non sarà possibile inserire nell’elenco dei comuni del Cratere più di una quindicina di centri abruzzesi. Al momento appare certo l’inserimento di Cortino, Crognaleto, Montorio al Vomano, Rocca Santa Maria e Valle Castellana, in provincia di Teramo, e di Capitignano, Campotosto e Montereale, in provincia dell’Aquila. Altri 6 o 7 Comuni, tutti del Teramano, potrebbero allungare l’elenco nelle prossime ore, ma per il momento non ci sono conferme ufficiali.