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Sisma, il geologo: “In Abruzzo non c’è da stare tranquilli, se faglia caricata da scossa 2009”

Sisma, il geologo: “In Abruzzo non c’è da stare tranquilli, se faglia caricata da scossa 2009”

PESCARA, 29 novembre – I terremoti non si possono prevenire, ma conoscerne le dinamiche può aiutare a delineare i possibili scenari. Per questo, a poche ore dalla scossa di magnitudo 4.4 registrata nell’Aquilano, chiediamo a Carlo Vasile, geologo esperto in geologia applicata e geotecnica sismica, di aiutarci a capire cosa sta accadendo nelle viscere del nostro territorio.

“La scossa di oggi pomeriggio, registrata nei pressi della zona del lago di Campotosto, rientra in un fenomeno di contagio sismico tra sistemi di faglie che si trovano in zone adiacenti – dice Vasile -. La faglia che si sta muovendo in queste ore non ha nulla a che vedere con i sistemi che si sono attivati nell’agosto scorso ad Amatrice e nell’ottobre scorso a Norcia, mentre è una faglia parallela rispetto a quella di Paganica, che ha prodotto il terremoto del 2009 a L’Aquila. Proprio in quella occasione, la faglia che si sta muovendo in queste ore diede segni di attivazione”.

Il solo richiamo a quanto avvenne nei giorni della catastrofe del 2009 desta grande preoccupazione. Cosa può accadere nelle prossime ore e quali sono i rischi ?

“Bisogna innanzitutto evidenziare che questa faglia si trova in una zona molto delicata, situata nei pressi del lago di Campotosto, formato da due dighe in terra che chiudono la linea di drenaggio – osserva l’esperto -. Il sistema di faglie di cui parliamo è formato da faglie distribuite da ovest verso est, nell’ambito del quale la faglia di Paganica risulta più interna rispetto a quella in movimento in queste ore. Il sisma del 2009, da questo punto di vista, potrebbe avere generato un effetto benefico, qualora abbia già mosso e scaricato energia, ma potrebbe invece avere innescato anche l’effetto contrario, caricando le faglie più esterne. Naturalmente, nella seconda ipotesi, non ci sarebbe da stare molto tranquilli”.

Esistono degli indicatori in grado di aiutarci a comprendere quale delle due dinamiche sia in atto?

“E’ impossibile stabilirlo, noi conosciamo la distribuzione delle faglie sul territorio, ma non conosciamo le relazioni che le legano. Possiamo solo ipotizzare e monitorare”.

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