PESCARA, 18 ottobre – Se si votasse oggi per le elezioni politiche, in Abruzzo il Movimento 5 Stelle sarebbe ampiamente in testa, il Partito Democratico risulterebbe staccato di oltre 10 punti e il centrodestra, al netto delle divisioni interne, si ritroverebbe ridotto ai minimi termini. E’ quanto emerge dall’ultimo sondaggio condotto nella regione da Winpoll e ScenariPolitici, a cavallo tra il 6 e il 16 ottobre scorsi.

Nello specifico i pentastellati raccoglierebbero il 35,5% dei consensi, il Partito Democratico seguirebbe al 25,3% e Forza Italia sarebbe la terza forza della regione con il 14,8%. In crisi le forze minori: Area Popolare, che raccoglie gli ex Udc e Ncd, otterrebbe il 4,8%, Sinistra Italiana il 3,6%, Fratelli d’Italia il 3,3%, la Lega Nord il 2,1% e Rifondazione Comunista lo 0,8%. C’è poi un altro partito virtuale, che si attesta al 9,8%, formato da coloro che si sono detti intenzionati a votare forze diverse da quelle attualmente presenti sullo scacchiere politico.

Per il Movimento 5 Stelle, che in Abruzzo alle politiche del 2013 aveva raccolto il 29,9% alla Camera e alle regionali del 2014 il 21,3%, si tratterebbe di una crescita impetuosa. Per il Partito Democratico, che alle ultime politiche aveva toccato quota 22,6% e alle regionali il 25,4%, il livello dei consensi risulterebbe sostanzialmente stabile, anche se la propria leadership regionale verrebbe annullata dalla grande avanzata dei pentastellati. Discorso più articolato per il centrodestra: nel 2013, alle politiche, lo schieramento formato da Popolo della libertà, Fratelli d’Italia, La Destra, Intesa Popolare, Mpa e Lega Nord in Abruzzo raccolse il 29,5%. Alle regionali Forza Italia, Fratelli d’Italia, Abruzzo Futuro e Ncd ottennero il 29,2%. Se si votasse oggi, con Ncd sulla sponda del centrosinistra, il centrodestra non andrebbe oltre il 20,2% e anche qualora il partito di Alfano tornasse alla casa madre, l’intero schieramento non supererebbe il 25%.