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Sorgente “Traforo” fuori esercizio: l’ira delle associazioni ambientaliste

Sorgente “Traforo” fuori esercizio: l’ira delle associazioni ambientaliste

TERAMO, 23 maggio – La notizia sulla chiusura, da questa sera fino alle 6 di domani mattina, della sorgente Traforo del Gran Sasso, decisa in via precauzionale in occasione dei “lavori di tinteggiatura della segnaletica orizzontale all’interno delle gallerie autostradali dell’A24”,  manda su tutte le furie degli ambientalisti. Che sottolineano come ad oggi il sistema acquifero del Gran Sasso continui ad essere costantemente a rischio.

“Ancora una volta come cittadini è possibile che subiremo disagi legati alla possibile diminuzione della fornitura d’acqua; ancora una volta una notevole quantità di una risorsa preziosa sarà “sprecata”, costringendoci a bere acqua depurata di qualità più scadente e a costi maggiorati – scrive l’Osservatorio Indipendente – Quanto tempo dovremo ancora aspettare per conoscere un serio progetto di messa in sicurezza dell’acquifero del Gran Sasso? Quanta acqua dovrà ancora essere “sprecata”?”

L’Osservatorio ricorda come il 12 aprile abbia chiesto un’audizione alla commissione “Territorio, Ambiente e Infrastrutture” della Regione Abruzzo ma come ad oggi non abbia mai avuto risposta.

“È passato più di un mese e, dopo alcune dichiarazioni stampa del Presidente, Pierpaolo Pietrucci, e l’unico sostegno da parte del consigliere regionale del Movimento 5Stelle, Riccardo Mercante, nulla è accaduto – continua l’Osservatorio – Siamo costretti a registrare che questo problema, ad esclusione di Mercante, non interessa ai consiglieri regionali, neppure a quelli eletti in Provincia di Teramo. L’Osservatorio Indipendente sull’Acqua del Gran Sasso è però intenzionato a portare avanti il suo impegno e continua a chiedere risposte concrete”.

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