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Spogliatoi di Carpi, Zeman fa il pompiere: “Siamo ancora troppo lunghi”. Balzano: “Strada giusta”

Spogliatoi di Carpi, Zeman fa il pompiere: “Siamo ancora troppo lunghi”. Balzano: “Strada giusta”

CARPI, 30 settembre – Zeman è visibilmente soddisfatto dopo la vittoria di Carpi, anche se a parole, come nel suo stile, non si abbandona a facili entusiasmi.

Così il tecnico boemo nel dopo partita:

“Il Carpi è una squadra ostica, che dà fastidio. Noi abbiamo provato a fare la nostra partita ed è importante avere vinto. Il risultato di 0-0 o 0-1 non mi piace, io preferisco prendere gol e magari farne qualcuno in più degli altri. Oggi comunque abbiamo avuto più voglia e abbiamo lavorato bene anche sulla gestione della palla”.

I biancazzurri, in effetti, hanno vinto con una prostazione meno zemaniana del solito. L’allenatore del Pescara però non è d’accordo:

“Non sono d’accordo che è stato un Pescara meno zemaniano. Non mi interessa una squadra che subisce meno, io voglio che la squadra riesca ad attaccare insieme e a difendere insieme, e se si riescono a trovare gli equilibri giusti tutto questo viene bene. Oggi abbiamo commesso molti errori, siamo ancora troppo lunghi e in questo modo si aprono spazi per avversari. Oggi gli avversari non ne hanno approfittato, ma altre volte sì”.

Antonio Balzano, alla prima da titolare dopo il suo ritorno a Pescara, è stato tra i migliori:

“Per me è motivo d’orgoglio vestire la maglia biancazzurra e sono legato al Pescara da sempre. Avevo molta voglia, erano quattro mesi che non facevo una partita e non vedevo l’ora di poter contribuire a una vittoria fondamentale, in un campo non facile e sono felice che ci siamo riusciti. Avevo un po’ di ansia, perchè dopo che non giochi da tanto tempo devi riprendere le misure del campo. Nel secondo tempo è stato tutto molto più facile, nonostante la sofferenza”.

Balzano guarda con ottimismo al futuro:

“E’ la strada giusta per camminare, senza porsi una traguardo, almeno per il momento. Il mister vuole che continuiamo a giocare e a fare il suo gioco sempre. L’esperienza ti insegna che in alcune situazioni bisogna compattarsi e sapere soffrire. Poi con il tempo arriverà il gioco e riusciremo ad attaccare per 90 minuti, ma per il momento era importante questo”.

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