Tavolo monitoraggio sanità Abruzzo: il caso dei documenti secretati

PESCARA, 13 settembre – Qual è la situazione reale della sanità in Abruzzo? A leggere le ultime notizie non si sa bene da quale parte stare. Tutto ruota intorno all’operato del Tavolo di monitoraggio, ente costituito dal Ministero della Salute e dal Ministero dell’Economia e Finanze che supervisiona la sanità locale dopo che nel 2016 è uscita dal lungo commissariamento iniziato nel 2006.

Ebbene recentemente, per la precisione il 30 agosto, proprio dal Tavolo di monitoraggio era stato dato il via libera ad una premialità di quasi 70 milioni di euro da spendere per la sanità abruzzese. Questo perché, si legge nel documento redatto, sono stati rispettati tutti gli adempimenti previsti per l’anno 2015, andando così a meritarsi l’erogazione di un ulteriore finanziamento; inoltre, sempre secondo l’analisi del Tavolo di monitoraggio, si è riscontrato un equilibrio economico del sistema sanitario grazie agli utili conseguiti.

Fin qui la notizia positiva che è stata divulgata dall’assessore alla Programmazione sanitaria Silvio Paolucci. Non fosse che qualche ora dopo è arrivata la replica da parte del presidente della Commissione vigilanza e consigliere regionale di Forza Italia, Mauro Febbo, il quale ha lanciato un’ombra su questo documento, affermando che lo stesso Paolucci lo avrebbe tenuto “secretato per un mese” salvo poi materializzarsi.

Il fatto più grave, sempre secondo Febbo, è che la situazione attuale abruzzese sarebbe “una realtà sanitaria lontana anni luce da quella rappresentata dall’assessore dove ha palesemente nascosto alcuni dati rilevanti e spudoratamente mentito su altri punti”.

Al di là delle schermaglie politiche tra maggioranza e opposizione, la situazione sanitaria dell’Abruzzo prosegue tra luci ed ombre. Si sta parlando comunque di una regione, prima tra quelle con i conti in rosso, ad essere uscita dal commissariamento. Per alcuni addirittura una realtà da prendere ad esempio.

Diverso il quadro emerso da una denuncia lanciata la scorsa settimana dal consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Domenico Pettinari e dalla sua collega capogruppo al Comune di Pescara Enrica Sabatini. I due hanno parlato di una situazione sanitaria regionale al collasso con liste d’attesa infinite, personale al minimo e turni di lavoro massacranti.

Qualcosa da sistemare nel comparto sanitario c’è; come la situazione riguardante la cannabis medica, che negli ultimi mesi ha dato il via a diversi scontri politici. Per alcuni le cure con farmaci cannabinoidi e preparati galenici derivati dalla sostanza, come l’olio di cannabis, sarebbero negate a causa di una norma abrogata e che, di fatto, è andata a disapplicare una legge già in vigore. Una situazione paradossale, unica in Italia, che sta creando problematiche enormi ai pazienti.

Come si vede qualche affanno nella sanità abruzzese c’è ed è stato messo in evidenza dal consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo nella sua lettera aperta, nata dopo l’annuncio della premialità di quasi 70 milioni di euro dato da Paolucci. Secondo Febbo non si tratterebbe di ‘premialità’ ma di spettanze previste riferite al 2015; e la sanità abruzzese non sarebbe nelle condizioni di ricevere premi al merito.

Uno dei più tradizionali scontri politici, sulla base di dati interpretati in modo differente e di nomi da dare a determinate situazioni, ma che riguarda un fatto assolutamente concreto come la situazione reale dalla sanità locale.

Mi sento...
Felice
0%
Orgoglioso
0%
Euforico
0%
Ok
50%
Triste
50%
Arrabbiato
0%