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Telecomunicazioni, sit in di protesta davanti alla Prefettura: “Bisogna cambiare le regole”

Telecomunicazioni, sit in di protesta davanti alla Prefettura: “Bisogna cambiare le regole”

PESCARA, 1 febbraio – Sit in davanti alla Prefettura di Pescara nell’ambito della vertenza nazionale del settore delle telecomunicazioni per la quale oggi erano state proclamate otto ore di sciopero. Una vertenza che in Abruzzo interessa almeno cinquemila persone che lavorano nelle varie compagnie telefoniche e dei call center.

 “Oggi siamo qui nel giorno di sciopero nazionale – ha spiegato Guido Cupido della Slc Cgil – perché il mondo delle telecomunicazioni, degli appalti e dei call center chiede anche al mondo delle istituzioni di essere al nostro fianco per il rinnovo del contratto in cui sono scritte le regole che disciplinano il settore che vive ormai da tempo profonde crisi con continui tavoli per l’apertura da parte delle aziende di procedure di licenziamento oppure per il ricorso massiccio agli ammortizzatori sociali”.

I lavoratori ribadiscono la necessità di nuove regole per impedire sia la delocalizzazione selvaggia all’estero, nei paesi a basso costo, e soprattutto le gare al massimo ribasso negli appalti.

Il rappresentante della Uilcom Piero Francazio ricorda che

“parliamo di migliaia di lavoratori che rispondono a chi non vuole rinnovare il contratto delle telecomunicazioni, se non  con il dimensionamento, il controllo ad personam, il trasferimento dalle sedi, e il non pagamento della quota economica”.

Il rappresentante del Prefetto di Pescara ha detto, ad una rappresentanza di lavoratori, ricevuta in mattinata, che si farà portavoce delle richieste e delle rivendicazioni delle maestranze.

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