TERAMO, 23 ottobre – Il giorno dopo i congressi del Pd, con la riconferma alla segreteria provinciale teramana dell’uscente Gabriele Minosse, all’interno del partito si profila una notte da lunghi coltelli. La vittoria di Minosse contro lo sfidante Elvezio Zunica con un scarto di cica 300 euro, ha sancito di fatto la vittoria dell’asse Mariani-Ginoble contro quello Monticelli-Pepe, rappresentando una bruciate sconfitta soprattutto per il presidente Luciano D’Alfonso, regista dell'”operazione Zunica”, così come per il presidente della Provincia Renzo Di Sabatino da tempo in rotta con Minosse.Una lotta quella in atto nel Pd ben racchiusa nelle parole a caldo dello stesso capogruppo regionale del Pd, che auspicando le dimissioni dell’assessore Pepe, ha lanciato dalla sua pagina Fb un messaggio chiaro ai livelli regionali:

“E’  la copertina di un libro che ad ogni occasione si arricchisce di capitoli vissuti intensamente. Stavolta abbiamo narrato la storia di una Provincia che non si è voluta piegare ad un destino già scritto, né ad un avvenire irrimediabilmente segnato. Iniziare di nuovo, significa non mollare mai. #Marciasupescara”.

E per marcare l’indipendenza del teramano dalle logiche pescaresi e soprattutto da decisioni calate dall’alto, poco dopo, lo stesso Mariani posta sul suo profilo Fb “Io sto con Viviani”, in riferimento  alla vicenda dell’ex segretario del circolo di Alba, espulso dopo alcuni post sui migranti.

Mentre si attende di capire cosa succederà nei prossimi giorni all’interno del partito, che appare sempre più spaccato, oggi si contano i numeri.

Minosse è stato riconfermato con 1.697 preferenze contro le 1.405 di Zunica, con i dati sui territori che evidenziano come l’asse Monticelli-Pepe abbia vinto tra Pineto e la Val Vibrata mentre quello , Ginoble-Mariani abbia fatto incetta tra Roseto e Teramo.

Tanto che, come sottolinea lo stesso segretario cittadino del Pd a Roseto, nella cittadina costiera il consenso per Gabriele Minosse ha raggiunto addirittura il 91 per cento.

“Certo, l’apporto di Roseto all’eccellente risultato provinciale è stato importante – sottolinea il segretario Simone Aloisi – ma è anche vero che Minosse ha vinto in tutti i centri più importanti della provincia di Teramo, dal capoluogo, alla seconda città, Roseto, ma anche a Giulianova, Atri e Silvi, e poi in diversi centri più piccoli che hanno garantito il loro appoggio al segretario.  Con la conferma di Minosse si apre, ora, una nuova fase per la provincia di Teramo che da oggi in poi dovrà avere un ruolo in regione più confacente alla propria importanza in termini storici, economici e demografici”.