TERAMO, 8 marzo – Il report del 25 febbraio parlava di 795 ordinanze di sgombero post sisma emanate in sei mesi nel comune di Teramo, con 1032 nuclei familiari sfollati per un totale di 3096 persone costrette ad abbandonare le proprie abitazioni. Oggi, a meno di due settimane da quel report, i dati raccontano di altre 51 ordinanze, con altre 104 famiglie che hanno dovuto abbandonare casa e trovare una sistemazione alternativa.

Ad oggi, infatti, il totale delle ordinanze di sgombero post sisma è di 846, per ben 1136 famiglie sgomberate. Dati drammatici e destinati probabilmente ad aumentare ancora a fronte delle migliaia di sopralluoghi ancora da effettuare.

Solo oggi le famiglie a cui è stato notificato il provvedimento sono state 15, residenti tra Caprafico, Monticelli, Nepezzano, Cona e Piano della Lenta.

Una situazione a fronte della quale il rischio spopolamento del comune capoluogo sembra una realtà sempre più concreta. Un rischio che il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi ha paventato anche negli incontri romani del 2 marzo, con il primo cittadino pronto a far valere le ragioni del territorio nel caso in cui non vengano accolti gli emendamenti presentati al decreto sisma.