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Abruzzo, dal Cicas sette milioni per la ricollocazione dei lavoratori

Abruzzo, dal Cicas sette milioni per la ricollocazione dei lavoratori

PESCARA, 2 dicembre – Oltre 7 milioni di euro destinati alle politiche di sviluppo occupazionale in Abruzzo. A metterli a disposizione il Cicas, l’organismo che gestisce le crisi aziendali e le politiche passive del personale coinvolto dalle crisi, che per la prima volta, in via sperimentale, destinerà il 25% delle risorse residue a disposizione della Regione Abruzzo alle politiche attive del lavoro.

“Il grosso elemento innovativo della decisione del Cicas – ha sottolineato il vicepresidente Giovanni Lolli – sta nel fatto che mettiamo a disposizione di lavoratori disoccupati o sospesi dall’attività, anche attraverso lo strumento della dote lavoro, risorse finanziarie in grado di favorire sbocchi occupazionali. Il punto è che questa strategia viene perseguita nell’ambito di azioni di più ampio respiro che vanno dalla dote lavoro, che sarà uno dei prossimi interventi nell’ambito dell’Fse, fino alla sperimentazione dell’assegno di ricollocazione attuata dall’Anpal, su impulso della Regione Abruzzo. Al centro di questa azione c’è il lavoratore investito dalla crisi industriale e occupazionale al quale, insieme con le imprese che vogliono assumere, forniamo strumenti e risorse per ricollocarsi”.

Nella stessa riunione in  cui è stato deciso di destinare i 7 milioni per la ricollocazione dei lavoratori il Cicas ha stabilito anche come  le aziende che hanno sede nei comuni ricadenti nell’area di crisi complessa Tronto-Vibrata possano presentare istanza di cassa integrazione in deroga per tutto il 2017, a condizione che la sospensione dei lavoratori inizi entro il 2016. Per i lavoratori dell’area di crisi complessa, ai quali è scaduta o è in scadenza entro il 30 dicembre 2016 la mobilità, sarà inoltre possibile beneficiare di un ulteriore periodo di mobilità in deroga.  Cassa integrazione in deroga, infine, per un periodo massimo di 6 mesi, anche per le imprese che hanno sede nei comuni abruzzesi al di fuori dell’area di crisi complessa a condizione che sia l’inizio della cassa che la decorrenza della mobilità in deroga avvengano entro il 2016.

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