AVEZZANO, 4 novembre – Lavorare da Mc Donald’s un tempo era roba per studenti fuori sede o per ragazzini in cerca di prima occupazione. Oggi è un miraggio e una speranza per un esercito di giovani disoccupati. A testimoniarlo è il caso di Avezzano, dove è in costruzione un nuovo punto vendita di Mc Donald’s e non appena sono state annunciate le selezioni sono arrivate 1.300 candidature: praticamente un cittadino su 30 ha chiesto di cuocere e servire hamburger.

Un fenomeno sul quale la politica abruzzese e la politica nazionale dovrebbero interrogarsi, cercando di fornire risposte, soprattutto in tempi nei quali i migliori talenti delle ultime generazioni sono costretti a lasciare la regione e spesso anche il Paese.

Ieri intanto, in un clima da reality show, si sono tenute in piazza Torlonia le selezioni finali: 1.300 candidature per 32 posti disponibili. Solo in 100 hanno passato la prima selezione e hanno ottenuto gli ambiti colloqui, che si sono tenuti in piazza, all’aria aperta, davanti ad una folla di curiosi che ha potuto assistere alle selezioni. In mezzo al piccolo esercito di candidati si aggiravano alcuni dipendenti della catena americana, che dispensavano consigli, quasi fosse un casting cinematografico.

E’ così che la ricerca di un posto di lavoro si trasforma in spettacolo collettivo, in gara a premi e in ricompensa per pochi eletti. Poco importa che si tratti di lavoro dequalificato e scarsamente retribuito. E’ l’Abruzzo ai tempi della crisi e del marketing senza freni.