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Arancia meccanica a Lanciano, si indaga sui filmati. Uomo rapinato un anno fa: “Sono loro”

Arancia meccanica a Lanciano, si indaga sui filmati. Uomo rapinato un anno fa: “Sono loro”

LANCIANO, 25 settembre – Proseguono a ritmo serrato le indagini sulla rapina in villa, avvenuta a Lanciano, all’alba di domenica 23 settembre, nel corso della quale il chirurgo Carlo Martelli e la moglie Niva Bazzan sono stati brutalmente picchiati e lei mutilata ad un orecchio.

Le indagini, in questa fase, si stanno concentrando su frammenti del filmato ripresi dalle telecamere della Ubi Banca, in Via per Fossacesia. Nelle immagini – si è appreso – si vedono due dei quattro banditi incappucciati, mentre utilizzano le carte di credito sottratte al medico. In precedenza, infatti, mentre picchiavano l’uomo con pugni e calci, i malviventi si erano fatti fornire i codici pin. In un altro filmato la polizia avrebbe identificato un’auto sospetta, sulla quale sono in corso accertamenti.

Dai controlli effettuati nelle banche, i rapinatori hanno effettuato in totale quattro prelievi alla Ubi Banca di Lanciano, ognuno da 500 euro, per un totale di 2000 euro, sottratti attraverso le carte di credito che i banditi si sono fatti consegnare dal medico Carlo Martelli. Fonti di Polizia confermano la notizia sui prelievi effettuati nella stessa banca dove, frammenti di filmati della videocamera, hanno ripreso due malviventi – dei quattro che hanno aggredito il professionista e la moglie – giunti incappucciati per effettuare i prelievi di denaro.

Questa mattina si è tenuto un nuovo vertice alla Procura di Lanciano, terminato alle 11.15 e coordinato dal procuratore Mirvana Di Serio, durante il quale è stato fatto il punto sulle indagini.

Dopo l’incontro, al quale hanno preso parte il capo della squadra mobile di Chieti, Miriam D’Anastasio, e agenti del commissariato di Lanciano, il procuratore Di Serio ha detto:

“Sul grave fatto delittuoso assicuriamo il massimo impegno e perfetta sinergia tra polizia e carabinieri nello svolgimento delle indagini. Indagini che, data la loro delicatezza, richiedono la massima riservatezza. La Procura assicura inoltre che il presidio di sicurezza sul territorio continua ad essere prioritario, con la massima attenzione da parte di questo ufficio”.

Nel frattempo parlano alcune persone della zona, vittime di altre rapine, che potrebbero essere collegate con il violento episodio avvenuto domenica scorsa a Lanciano.

Massimiliano Delle Vigne il 5 settembre 2017 subì una rapina con percosse da una banda che, secondo lui, ha le stesse caratteristiche di quella che nei giorni scorsi ha massacrato la famiglia del dottor Martelli:

“Sono le stesse persone, ne sono sicuro. Anche se ho visto solo degli occhi dietro un cappuccio e voci, tutto combacia. Il capo forse è un pugliese e gli altri sono dell’Est Europa. Nei primi mesi i carabinieri ci dicevano che erano vicini alla soluzione, ma poi non abbiamo più saputo nulla”.

Domenico Iezzi, 73 anni, commerciante di San Vito Chietino, il 26 marzo scorso fu brutalmente percosso e rapinato. Nel corso della rapina i banditi gli tagliaronoo un dito:

“Gli inquirenti per mesi mi hanno detto che con i pochi indizi raccolti non c’era molto da fare: hanno escluso tutti i nostri dna, erano tutti incappucciati, qui da me non c’erano telecamere quindi sono mesi che non so nulla. Da allora non ho saputo niente della mia vicenda, per qualche mese si è vista qualche pattuglia dei carabinieri, adesso neanche più quella. “.

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