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Atri, non si arresta la frana di Casoli. A Castelnuovo di Campli arriva Curcio/ FOTO

Atri, non si arresta la frana di Casoli. A Castelnuovo di Campli arriva Curcio/ FOTO

ATRI, 24 febbraio – Tra le numerose che stanno martoriando il territorio provinciale ce ne sono alcune che rischiano di cancellare interi abitati. Non solo a Castelnuovo di Campli e a Ponzano di Civitella del Tronto, ma anche a Casoli di Atri dove insiste una frana lunga circa 250 metri, con un’ampiezza di circa 80 metri e una profondità che si attesta tra i 3 e 5 metri, e che potrebbe celare un’altra frana più profonda.

Un quadro preoccupante quello che emerge dalla relazione del geologo incaricato dal Comune Angelo Iezzi, che si è occupato dei monitoraggi sin dai primi movimenti del terreno con mappature dei livelli idrici attraverso il posizionamento di piezometri, strumenti in grado di monitorale la falda acquifera, e poi anche con studi geoelettrici che hanno aiutato a comprendere il fenomeno.

Un fenomeno che fino ad oggi ha portato all’evacuazione di ben 15 nuclei familiari e che,  come sottolinea il primo cittadino Gabriele Astolfi, “merita estrema attenzione e interventi immediati per poter scongiurare ulteriori danni alle famiglie e all’unica strada, la sp 27, che permette l’accesso e il transito da e per Casoli“.

“Si tratta di una paleofrana – spiega il geologo Angelo Iezzi – che si è riattivata a seguito delle recenti avversità atmosferiche, interessando il versante superiore del territorio e che poi ha avuto ripercussioni sulla provinciale, sulle abitazioni e le palazzine sottostanti oltre a tutti i sottoservizi che ci sono. Ritengo sia necessario continuare con un mirato intervento di monitoraggio per capire i reali volumi in gioco della frana con l’uso di reti di inclinometri che consentono di conoscere la reale profondità, di capire se interessa anche i terreni oltre la provinciale. Solo allora potremmo pianificare opere strutturali importanti per scongiurare pericoli e danni ulteriori. Non servono interventi strutturali tampone e di scarsa efficacia, occorre ora agire velocemente con i rilievi necessari per poter definire in maniera corretta il da farsi”.

Una situazione a fronte della quale il sindaco Astolfi chiede alla  Provincia, al Genio Civile, alla Protezione Civile regionale e a tutti gli enti preposti di agire tempestivamente affinché gli interventi che il monitoraggio indicherà come necessari possano essere effettuali nel più breve tempo possibile. Questo “per evitare ulteriori danni e ridare serenità a tutte le famiglie coinvolte e all’intero territorio scosso da questa grande ferita“.

“Infine – conclude Astolfi – non dobbiamo dimenticare la necessità di mettere in sicurezza le tante arterie che permettono ai cittadini di altre zone di raggiungere Atri per studio, lavoro o anche per i servizi essenziali, come l’ospedale. Il territorio di Atri ha avuto moltissimi smottamenti e problemi legati al maltempo. Oltre a Casoli, che ovviamente ci preoccupa moltissimo dato che una frana è a ridosso del centro abitato, smottamenti si sono verificati anche in località Villa Ferretti dove il dissesto si sviluppa per circa un chilometro e tre famiglie sono state evacuate. Altra frana si trova all’inizio della provinciale per Treciminiere con rischi per le case e abbiamo problemi sulla provinciale per Silvi e Pineto. Ci sono stati cedimenti tra le contrade Cona e Cavalieri”.

Domani, intanto, nel teramano arriverà il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio che insieme al sindaco di Campli effettuerà un sopralluogo nella frazione di Castelnuovo, dove la frana ha costretto ad evacuare ben 100 persone dalle proprie abitazioni.

“La frana che ha devastato la frazione di Castelnuovo è sicuramente la questione più grave ma è la punta di un iceberg. Nelle ultime settimane, tra scosse di terremoto e maltempo, si è ulteriormente aggravata la situazione di emergenza che ha bisogno di risoluzioni definitive – commenta Quaresimale – Con il capo della Protezione civile Curcio e con il presidente della Regione Abruzzo D’Alfonso, faremo il quadro delle diverse situazioni”.

Per quanto riguarda la frana di Castelnuovo. in particolare, l’amministrazione comunale ha già provveduto a inoltrare il progetto del primo lotto relativo alla messa in sicurezza al Cor Abruzzo.

“Il secondo lotto del progetto lo presenteremo invece domani, direttamente a Curcio e D’Alfonso – ha concluso Quaresimale – nella speranza che il progetto complessivo venga approvato, al fine di dare continuità ai lavori. Il nostro personale impegno rimane comunque costante e continuo”.

Nella sua giornata teramana Curcio sarà poi anche a Ponzano di Civitella, dove il movimento franoso che minaccia di cancellare l’intera frazione, dove il numero degli sfollati è ormai arrivato a 125.

 

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