Attacchi al Forum H2o, Mazzocca lascia soli D’Alessandro e D’Alfonso. De Sanctis replica
PESCARA, 31 gennaio – L’attacco del consigliere regionale Camillo D’Alessandro ad Augusto De Sanctis del Forum H2o assume i contorni di un caso politico. D’Alessandro è uomo ombra del presidente della Regione Luciano D’Alfonso e quando ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa, il Forum H2o ha tirato in ballo la giunta regionale per “la cattiva gestione dell’emergenza maltempo” e per “la logica delle grandi opere quando i pali della luce non stanno in piedi”, è partita la controffensiva dalfonsiana condita da attacchi personali e affondi particolarmente duri. Oggi, però, De Sanctis ribatte a muso duro, mentre il sottosegretario Mazzocca, coinvolto suo malgrado negli attacchi al Forum H2o, si smarca con decisione.
Alle 18.56 di ieri, infatti, nelle caselle di posta delle redazioni abruzzesi arriva un messaggio inviato dall’indirizzo e-mail della presidenza della Regione Abruzzo, nel quale D’Alessandro e il sottosegretario regionale Mazzocca difendono il masterplan e l’operato della Regione sull’emergenza maltempo dagli attacchi del Forum H2o. D’Alessandro però si spinge oltre e sferra un attacco personale a De Sanctis, definendolo “consulente del Movimento 5 Stelle” e “uomo collaterale all’opposizione”.
In chiusura della nota si legge:
“Questo utilizzo a fini politici e propagandistici della sofferenza delle persone – concludono Mazzocca e D’Alessandro – è inaccettabile, e richiederebbe che almeno si avesse l’onestà da parte del suddetto Forum di presentarsi per quello che è, un segmentino politico di opposizione che fa propaganda e non informazione”
Alle 20.27, sempre dall’indirizzo e-mail della presidenza della Regione Abruzzo, arriva una richiesta di correzione, contenente un testo identico al precedente, con un’unica variazione: a parlare di “utilizzo a fini politici e propagandistici della sofferenza delle persone” non sono più Mazzocca e D’Alessandro, ma soltanto quest’ultimo. Probabilmente in quel lasso di tempo il sottosegretario regionale deve avere letto le dichiarazioni che gli erano state attribuite e deve avere preteso una rettifica.
Mazzocca ha scelto di essere ancora più esplicito nel comunicato che ha diramato nella mattinata di oggi:
“Sento il dovere di precisare il senso dell’unica dichiarazione rilasciata ieri alla stampa per le vie brevi, anche se poi ho notato come mi sia stato attribuito altro e di più. L’utilizzo di ogni forma di comunicazione per il reperimento di informazioni utili ad evidenziare situazioni di emergenza puntuali è operazione quanto mai opportuna al fine di evidenziare le stesse ai competenti centri di decisione (Sala Operativa e/o Centri Coordinamento Soccorsi) per velocizzare al massimo la verifica delle situazioni di criticità e consentire, tramite i CCS insediati presso le Prefetture, il loro tempestivo intervento. E ciò anche e soprattutto alla luce dei ritardi riscontrati nel ripristino della erogazione di corrente elettrica”.
Insomma Mazzocca si dissocia apertamente dagli attacchi personali a De Sanctis e al Forum H2o, spiega che gli è stato “attribuito altro e di più” e lascia solo il dalfonsiano di ferro D’Alessandro. In assenza di una ulteriore smentita da parte dell’ufficio di presidenza della Regione o dello stesso D’Alessandro, appare chiaro che le argomentazioni del Forum H2o hanno toccato un nervo scoperto e che i vertici regionali hanno risposto in modo scomposto e impetuoso, mandando avanti non soltanto il fido D’Alessandro ma anche il più laico Mazzocca, senza preoccuparsi troppo di affibbiargli dichiarazioni e punti di vista non aderenti al suo pensiero.
In sostanza, provando a coinvolgere Mazzocca nel tentativo di screditare De Sanctis, si voleva dare vita a questo schema: l’uomo della sinistra ambientalista buona, ragionevole e di governo contro l’uomo della sinistra ambientalista cattiva, ideologica e asservita all’opposizione. Un’equazione inaccettabile per la base del partito al quale appartiene Mazzocca, visto che il Forum H2o gode di ampio credito tra gli elettori di Sinistra Italiana (ex-Sel).
Lo stesso De Sanctis questa mattina, in una nota, ha fatto sapere:
“Stamattina presto ho ricevuto una gentile chiamata da Mazzocca, che mi ha chiarito per parte sua di aver replicato esclusivamente nei contenuti, come è giusto nel dibattito pubblico, e non sugli aspetti personali, conoscendo tra l’altro da tempo il profilo tecnico della collaborazione conclusa, come detto mesi fa. Ho apprezzato che il sottosegretario abbia anche precisato alla stampa il reale perimetro delle sue dichiarazioni rese ieri. Resta, quindi, D’Alessandro. Poichè dedico il mio tempo libero dal lontano 1986, quando avevo 13 anni, alle lotte di associazioni e movimenti, oggi per la Stazione Ornitologica Abruzzese e il Forum dell’H2O, credo di poter semplicemente ricorrere alla frase del sommo poeta: guarda e passa”.
Mazzocca che si smarca è un segnale per il presidente D’Alfonso: non tutti gli esponenti della sua maggioranza sono pronti a gettarsi nel fuoco per fare quadrato attorno a lui su un tema quanto mai scottante. E Mazzocca non è il solo, visto che, ad esempio, anche il consigliere regionale democrat Pierpaolo Pietrucci ha rilasciato dichiarazioni molto polemiche e divergenti rispetto alla linea ufficiale del partito, sul caso Rigopiano.
Tornando alle polemiche che hanno coinvolto il Forum H2o, De Sancis ha risposto per le rime agli attacchi di D’Alessandro, fornendo chiarimenti nel merito delle accuse:
“Ho letto ieri sera tardi alcuni articoli di stampa in cui si riportava un agitato attacco di rappresentanti della maggioranza in Regione alle posizioni del Forum H2O sull’emergenza, che, tra l’altro, sarebbero state influenzate dalla mia attività lavorativa di consulente presso il gruppo M5S della Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati, con l’aggravante che non l’avrei neanche divulgata. Quando si ha scarsità di argomenti e poco rigore nel metodo si rischia però di prendere diversi granchi. La collaborazione con il M5S alla Camera si è infatti conclusa il 15 ottobre 2016. Inoltre il mio curriculum, disponibile sul mio blog personale, sia in forma breve (https://augustodesanctis.wordpress.com/chi-sono/), sia nella versione lunga scaricabile in .pdf (https://augustodesanctis.wordpress.com/curriculum- vitae/), nonchè la presentazione sul mio profilo furono immediatamente aggiornati per evidenziare questa atttività lavorativa, di cui ho anche parlato spesso con rappresentanti di partiti, istituzioni, giornalisti, attivisti, cittadini. Ho dimenticato di aggiornarli con la conclusione della collaborazione. Lo farò presto. In realtà bastava informarsi e chiedere, come hanno fatto il 17 gennaio due autorevoli rappresentanti della stessa maggioranza, Marinella Sclocco e Maurizio Di Nicola, a seguito di un commento di un cittadino che aveva letto della mia collaborazione, a testimonianza della trasparenza della cosa. Con i due consiglieri ho avuto un sereno, civile ed educato confronto pubblico su Facebook, nel corso del quale ho pure dichiarato per chi ho votato alle regionali: non il M5S”.
Infine l’esponente del Forum H2o ha spiegato nel dettaglio i termini della collaborazione con una deputata del M5s:
“La collaborazione è iniziata per la deputata romana Daga, che cercava una persona che supportasse la stesura di una proposta di legge su inquinamento, trasparenza e potabilità dell’acqua: si ricordò della vicenda di Bussi e mi contattò. Sono estremamente felice di avere contribuito non poco ad elaborare quella proposta di legge che purtroppo oggi giace depositata in parlamento senza speranza di discussione. Ecco, politici come D’Alessandro potrebbero spendere il loro tempo in maniera più produttiva, sollecitando i propri deputati a supportare le modifiche al disegno di legge 31/2001 sulla potabilità. Se venissero approvate, non si potrebbe ripetere un caso Bussi in Italia, come hanno avuto modo di verificare i partecipanti al convegno pubblico di presentazione della proposta in parlamento, in cui ci siamo confrontati sul testo con esperti di Ispra ed altri enti. Da quell’esperienza è maturata una collaborazione più ampia sui temi ambientali, a partire dalla partecipazione ad un gruppo di lavoro di tecnici ed esperti, professori universitari compresi, per riscrivere il disegno di legge 152/2006, il Testo unico sull’ambiente, per la parte delle bonifiche e delle procedure di Via”.