Bussi e il mercurio nei pesci, l’Istituto Superiore di Sanità conferma: “Gravi rischi per la salute”
PESCARA, 11 novembre – “Emerge uno scenario di contaminazione da mercurio di elevata gravità con rischio per la salute umana“. Parole inequivocabili quelle dell’Istituto Superiore di Sanità, massimo organo dello Stato in materia sanitaria, a proposito della situazione del bacino del fiume Pescara a valle della cosiddetta megadiscarica dei veleni di Bussi. Il passaggio è contenuto nel verbale della riunione sul sito di Bussi, convocata martedì scorso per fare il punto dopo la diffusione dello studio dell’Istituto zooprofilattico di Teramo, da cui è emersa la presenza di sostanze tossiche nel corso d’acqua. Ancora una volta, come nel caso dello studio dell’Izs, a diffondere il verbale dell’Istutito è il Forum H2o.
L’Istituto Superiore di Sanità, sottolineano gli ambientalisti, “conferma la gravità dei dati di contaminazione nella Valpescara e in particolare del mercurio”. Parole che, dicono al Forum, “non lasciano spazi a dubbi che, improvvidamente e senza alcuna base scientifica, qualche rappresentante locale voleva insinuare”.
“L’Istituto – affermano gli attivisti – richiama quanto avevano già rilevato nella perizia depositata al processo, commentando anche i dati emersi durante la riunione sui sedimenti del Tirino, e quindi sostiene che ‘Emerge uno scenario di contaminazione da mercurio di elevata gravità con rischio per la salute umana, ciò anche sulla base dei dati di monitoraggio rilevati nel 2012 (in realtà 2014, precisa il Forum) dei sedimenti del fiume Tirino con concentrazioni fino a 58 mg/kg'”.
In merito ai dati dello studio sui pesci curato dallo Zooprofilattico, l’Istituto superiore di sanità sottolinea che “anche se rilevati su un numero esiguo di campioni, in alcuni casi superano i limiti sanitari e devono essere quindi valutati, insieme con gli altri dati disponibili degli enti competenti, con la massima cautela alla luce dello stato di elevata criticità dell’area evidenziato nella perizia”.
“E’ veramente sconcertante che si cerchi ancora oggi di mettere in discussione dati ormai acquisiti e la polvere contaminata sotto al tappeto – sottolinea il Forum H2o – probabilmente la classe dirigente locale, ognuno per il proprio ruolo esercitato negli ultimi decenni non vuole ammettere il proprio fallimento dal punto di vista storico, visto che consegna ai cittadini una Valpescara disastrata. L’obiettivo è la bonifica e dobbiamo dire che finalmente il Ministero pare voler affrontare con piglio diverso una situazione che, come abbiamo scritto – conclude il Forum – è ormai esplosa”.