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Caccia al cinghiale, gli ambiti territoriali presentano due esposti in Procura

Caccia al cinghiale, gli ambiti territoriali presentano due esposti in Procura

TERAMO, 3 luglio – E’ guerra aperta tra Regione e Ambiti territoriali di caccia sul piano di abbattimento dei cinghiali. Tanto che dopo aver incassato la sospensive della relativa delibera di giunta da parte del Tar, che il 19 dovrebbe esprimersi nel merito, gli Atc Salinello e Vomano hanno presentato questa mattina due esposti depositati in Procura per verificare se ci siano stati o meno ipotesi di reato nel comportamento dei relativi uffici. Sotto accusa sia l’utilizzo di cacciatori non segnalati dagli Atc, come prevede la normativa, sia l’avvio delle attività di contenimento senza la pubblicazione della relativa delibera sul Bura.

Ma i cacciatori non si fermano qui e annunciano ulteriori verifiche sulla convenzione, per la messa in atto del piano, siglata con la polizia provinciale sulla quale intendono tenere accesi i riflettori.

Ad illustrare il contenuto degli esposti, questa mattina, in conferenza stampa,  i presidenti deell’Atc Salinello Francesco Sabini e dell’Atc Vomano Franco Porrini.

“Si è andati a caccia – dichiara Franco Porrini – in difetto di pubblicazione della delibera e quindi in assenza di efficacia esecutiva del provvedimento deliberativo. Potremmo addirittura azzardare la parola bracconaggio. E la delibera in questione non aveva immediata esecutività o valore d’urgenza, di conseguenza gli uffici regionali avrebbero potuto seguire le raccomandazioni del presidente D’Alfonso piuttosto che le volontà, non chiare, dell’assessore Pepe”.

Nella denuncia gli Atc chiedono come sia stato possibile per gli organi di gestione regionali e provinciali dare esecuzione a un atto deliberativo della Giunta ancor prima della sua pubblicazione, necessaria per l’acquisto di efficacia.

“Dispiace dover constatare che – commenta il presidente dell’Atc Salinello, Francesco Sabini – anche alcuni cacciatori hanno preso parte, nonostante le nostre avvertenze, alle battute di caccia per noi illegittime. Andremo fino in fondo ad accertare le responsabilità di tutti. Serve chiarezza, tutti i cacciatori devono avere pari trattamento, senza divisioni e rancori personali. Se qualcuno ha sbagliato è giusto che paghi”.

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