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Carpi-Pescara 0-1, decide un gol di Capone. Zeman trova il suo regista: é Kanouté

Carpi-Pescara 0-1, decide un gol di Capone. Zeman trova il suo regista: é Kanouté

CARPI, 30 settembre – Un Pescara meno spregiudicato del solito, ma estremamente gradevole quando si tratta di costruire, conquista la prima meritata vittoria esterna della stagione. Squadra solida e concreta in fase di interdizione, con la linea difensiva più bassa rispetto alle altre uscite, che concede poco o nulla al Carpi. Kanoutè convince da regista: il gioiellino scuola Juve interpreta al meglio il suo ruolo. E’ lui il fulcro del gioco del Pescara, prezioso in fase di copertura e decisivo nel dettare i tempi della manovra.

A Carpi i biancazzurri di Zeman puntano a sconfiggere la sindrome della pareggite: arrivano da quattro gare senza vittorie, frutto delle rimonte subite contro Frosinone, Salernitana e Virtus Entella, e dello scialbo zero a zero di Cremona. Pescara in emergenza, a Carpi, con nove infortunati. Esordio da titolare per Balzano. A metà campo il boemo si affida a Kanoutè regista, con Brugman e Coulibaly mezze ali. Sarà la mossa decisiva. Davanti fiducia confermata al tridente Del Sole-Pettinari-Capone. Nel Carpi stringe i denti il temibile Mbakogu, che in attacco fa coppia con Concas e dimostra di poter fare reparto da solo.

PRIMO TEMPO

Fasi di studio nei primi minuti, con il Carpi che prova ad aggredire il Pescara per vie centrali e i biancazzurri che faticano a trovare le misure giuste per sviluppare la manovra. L’unica emozione, nel primo quarto d’ora, arriva con un tiro da fuori di Saber, controllato senza problemi da Pigliacelli. Al 21′ Brugman, con un tocco delizioso, pesca Del Sole al limite dell’area: l’attaccante napoletano si gira di sinistro, ma Colombi neutralizza. Un minuto dopo risponde il Carpi con il colpo di testa di Sabbione che sfiora la traversa.

Al 25′ Pasciutti supera due volte Mazzotta sulla destra, palla sulla testa di Mbakogu, che colpisce e manda di poco fuori, sul primo palo della porta difesa da Pigliacelli. Piuttosto indeciso, il terzino biancazzurro, in fase di contenimento. Alla mezz’ora occasionissima per il Pescara, con Del Sole che in ripartenza serve Pettinari al centro, splendida apertura per Brugman sulla sinistra, ma l’uruguaiano a tu per tu con Colombi angola troppo e spreca.

Con il passare dei minuti cresce Kanoutè, che mette in mostra personalità e qualità. Si accende la luce nel Pescara, che al 37′ si porta in vantaggio sugli sviluppi di una manovra insistita: Balzano apre sulla destra per Coulibaly, che taglia bene e mette in mezzo di prima, irrompe Capone e deposita in rete. E’ un rigore in movimento che l’esterno d’attacco biancazzurro non sbaglia. Pescara sopra di un gol, con una rete di tipica marca zemaniana.

Risponde il Carpi con un paio d’iniziative di Mbakogu, ma la difesa del Pescara si oppone. Al 43′ ci prova Jelenic da fuori, il tiro è forte ma centrale. Al 44′ azione fotocopia del vantaggio biancazzurro, con Del Sole che sfonda sulla destra e serve al centro Pettinari, ma un difensore avversario mura la conclusione del centravanti del Pescara.

SECONDO TEMPO

Nella ripresa si fa vedere subito il Pescara con una buona ripartenza sull’asse Kanoutè-Coulibaly, tiro di Del Sole dalla destra, ma il rasoterra è debole. Al 9′ sciupa Saber su disattenzione difensiva dei biancazzurri.

Al 16′ grande giocata di Brugman, che inventa per Coulibaly, palla a Del Sole sulla destra, che conclude a botta sicura ma trova uno strepitoso Colombi sulla sua strada. E’ soltanto corner. Tre minuti dopo i biancazzurri hanno un’altra opportunità per chiudere la gara: grande giocata di Del Sole sulla destra, assist al bacio per Pettinari, che ad un metro dal palo sinistro conclude in scivolata ma non trova la porta. Un minuto dopo risponde Pasciuti da fuori: la palla fa la barba al palo.

Nel Pescara entrano Ganz e Benali al posto di Pettinari e Capone. Biancazzurri padroni del campo. Al 28′ palla sporca in area per Benali, che si vede ribattere il tiro. Buon approccio alla gara del libico, che mette in mostra un paio di ottime giocate e una determinazione decisamente superiore rispetto alle ultime uscite.

Al 33′ splendida invenzione di Brugman, per Del Sole, che si inserisce bene in area, ma il controllo è difettoso e Colombi può recuperare. Al 39′ gran botta di Jelic da 25 metri: brivido sulla schiena di Pigliacelli e palla fuori. Al 40′ Benali per Ganz in area, conclusione debole dell’ex Verona.

Qualche brivido negli ultimi minuti, ma le mischie in area del Carpi vengono puntualmente disinnescate. Il Pescara vince meritatamente e può riprendere a guardare al futuro con fiducia. Zeman, con ogni probabilità, ha risolto il rebus a centrocampo: il regista giusto è Kanouté. Ne trae beneficio anche Brugman che nel ruolo di mezzala, più vicino all’attacco, risulta maggiormente incisivo.

CARPI (3-5-2): Colombi, Sabbione, Ligi, Poli, Pasciuti (21′ st Belloni), Giorico, Saric  Saber (35′ st Malcore), Jelenic, Mbakogu, Concas. A disposizione: Serraiocco, Vitturini, Capela, Verna, Romano, Anastasio, Manconi, Carletti, Brosco, Pachonik. All. Antonio Calabro

PESCARA (4-3-3): Pigliacelli, Balzano, Bovo, Coda, Mazzotta, Kanoutè, Brugman, Coulibaly, Del Sole, Pettinari (24′ st Ganz), Capone (21′ st Benali). A disposizione: Fiorillo, Valzania, Elizalde, Fornasier, Carraro, Cappelluzzo, Baez. All. Zdenek Zeman
ARBITRO: Minelli di Varese

RETI: 37′ Capone (P)

CORNER: 5-2 per il Pescara

AMMONITI: Kanouté (P), Coda (P), Bovo (P)

 

 

 

 

 

 

 

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