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Teramo, dopo il flop delle dimissioni dal notaio la nuova sfida di Pomante: “Dimettetevi in consiglio”

Teramo, dopo il flop delle dimissioni dal notaio la nuova sfida di Pomante: “Dimettetevi in consiglio”

TERAMO, 23 novembre – Dopo il flop delle dimissioni dal notaio la reazione del consigliere comunale Gianluca Pomante, promotore della fallimentare operazione che mirava a mandare a casa il sindaco Maurizio Brucchi senza passare in consiglio,  non si è fatta attendere. E così in un comunicato al vetriolo accusa il Pd di voltafaccia e dopo aver annunciato di aver annullato ogni ulteriore appuntamento dal notaio invita i suoi colleghi consiglieri a rassegnare a questo punto le dimissioni davanti al segretario comunale.

“Nulla da fare, impossibile dare fiducia al PD senza pentirsene immediatamente – scrive Pomante in una nota – Un imbarazzatissimo Alberto Melarangelo, cui va dato il merito di averci messo la faccia, ieri alle 16 presso lo studio del notaio Bracone, ha comunicato ai consiglieri presenti, Fabio Berardini, Angelo Puglia, Guido Campana, Giovanni Battista Quintiliani, Maurizio Salvi ed il sottoscritto, con la partecipazione di Giorgio Di Giovangiacomo, che adesso è  opportuno attendere l’esito del consiglio comunale di lunedì, convocato dal sindaco, prima di tornare, eventualmente dal notaio, per rassegnare le dimissioni”.

Un vero e proprio voltafaccia per Pomante, che ricorda come appena 24 ore prima con un comunicato stampa il partito avesse espresso la sua adesione all’iniziativa, chiedendo contestualmente un rinvio dell’appuntamento dal notaio per consentire a tutti di esserci.

“Se era ragionevole la richiesta di rinvio per le esigenze familiari di un consigliere, meno comprensibili risultano le ultime dichiarazioni di Bartolini e Verna circa la loro contrarietà all’iniziativa – continua Pomante – Evidentemente sapevano già  tutto. Superfluo ogni commento. Non pervenuti gli altri consiglieri di minoranza, che ne hanno fatto una questione personale contro il sottoscritto, come si evince dalle dichiarazioni inconcludenti ed in parte apertamente ostili degli ultimi giorni”.

Il riferimento, oltre al Pd, è ai consiglieri del gruppo Insieme Possiamo  Gianguido D’Alberto, Ilaria De Sanctis, Francesca di Timoteo, oltre ad Antonio Filipponi,  Maria Cristina Marroni, Maria Rita Santone e Paola Cardelli.

“A questo punto, siccome sono ‘bastardo dentro’ – conclude Pomante – preferisco annullare l’appuntamento dal notaio e, dopo il confronto pubblico di lunedì prossimo,  al quale tanto aspiravate che il ‘vostro’ sindaco vi ha accontentato e, visto che non gradite gli inviti cortesi, vi sfido apertamente a rassegnare le dimissioni a fine consiglio, dinanzi il segretario comunale. Vedremo a quel punto chi ha preso la tessera ad honorem di Forza Italia e chi invece vuole davvero il bene della città. Adesso tiratevi indietro, se avete coraggio, e saranno “legnate” dai cittadini (metaforicamente parlando) alle prossime elezioni”.

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