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Crollo ponte Genova, nuovi indagati per altri 5 viadotti: in Abruzzo a rischio il Moro sull’A14

Crollo ponte Genova, nuovi indagati per altri 5 viadotti: in Abruzzo a rischio il Moro sull’A14

PESCARA, 30 gennaio – C’è anche un’infrastruttura abruzzese, cioè il viadotto Moro dell’autostrada A14, tra le cinque strutture finite sotto la lente degli investigatori nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Genova sul crollo del ponte Morandi. L’indagine in questione è connessa a quella del crollo del ponte, ma non riguarda direttamente la tragedia del 14 agosto. L’attività investigativa riguarda altri cinque viadotti in stato critico. Dieci le persone iscritte nel registro degli indagati.

Oltre al Moro, che si trova nel territorio comunale di Ortona, ci sono il Pecetti e il Sei Luci, a Genova, il Gargassa a Rossiglione e il Paolillo, in Puglia, sulla Napoli-Canosa. Secondo l’accusa, le certificazioni rilasciate sullo stato dei viadotti sarebbero state ‘ammorbidite’ a tavolino in modo tale da ritardare gli interventi di manutenzione.

Gli indagati sono tecnici e dirigenti di Aspi (Autostrade per l’italia) e Spea. La Guardia di Finanza, stamani, ha eseguito perquisizioni non solo nelle sedi di Aspi e Spea e negli uffici dell’Utsa (Ufficio tecnico sicurezza autostrade) a Genova, Milano, Bologna, Firenze e Bari. Il nuovo blitz – una settimana fa la Gdf aveva perquisito le sedi a Genova, Milano e Firenze – riguarda altri cinque ponti e viadotti che sarebbero in condizioni di rischio.

La costruzione del viadotto Moro terminò nell’ottobre del 1968, un anno prima dell’apertura al traffico del tronco autostradale. Il ponte, 25 campate, nel punto di altezza massima raggiunge i 45 metri ed è lungo 1.123 metri.

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