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Decreto terremoto: anche i sindaci pescaresi alla manifestazione a Roma del 2 marzo

Decreto terremoto: anche i sindaci pescaresi alla manifestazione a Roma del 2 marzo

PESCARA, 22 febbraio – L’ultimo decreto terremoto non piace a nessuno, neanche ai sindaci pescaresi che il 2 marzo parteciperanno compatti alla manifestazione a Roma organizzata dai colleghi teramani per  chiedere con forza nuovi provvedimenti che tengano conto anche dei danni del maltempo.

La decisione è stata assunta ieri nel corso dell’assemblea dei sindaci convocata in  Provincia dal presidente Antonio Di Marco per una ricognizione dei danni subiti in seguito alle nevicate del mese scorso in tutti i comuni del pescarese. Assemblea  nel corso della quale ogni sindaco ha consegnato una scheda con  l’elenco dei danni subiti sul proprio territorio e le risorse già impiegate per far fronte alle emergenze.

Quello che è emerso, secondo il presidente Di Marco, è un quadro assolutamente preoccupante.

“Un  grido d’aiuto che non può rimanere inascoltato – dichiara Antonio Di Marco – e che deve arrivare anche al Governo centrale, poiché le risorse sono necessarie e i danni sono immani. Noi chiediamo che vengano erogate ai Comuni delle somme necessarie a far fronte a tutte le misure emergenziali già messe e da mettere in campo dalle amministrazioni comunali, finora quantificate in quasi 60 milioni di euro, e senza contare i danni alle imprese private, all’immagine turistica e all’indotto che ne deriva. E per dimostrare la nostra determinazione saremo presenti a Roma alla manifestazione del 2 marzo, perché vogliamo sensibilizzare Governo e opinione pubblica sulla necessità di intervenire immediatamente per risollevare la nostra terra così provata”.

Nella delibera approvata all’unanimità dall’assemblea dei sindaci, sulla base delle  difficoltà segnalate dai Comuni, si chiede “al Governo e alla Regione Abruzzo di voler adottare i consequenziali provvedimenti e stanziare le necessarie risorse e  alla Regione Abruzzo di anticipare, ai Comuni e alla Provincia, l’erogazione immediata di tutte le somme necessarie a far fronte ai lavori di soma urgenza come indicate nelle schede già pervenute  al fine di consentire agli enti il pagamento nel pieno rispetto dei termini contabili”.

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