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Elezioni regionali in Abruzzo, emendamento del M5s per votare a maggio. Poi il dietrofront

Elezioni regionali in Abruzzo, emendamento del M5s per votare a maggio. Poi il dietrofront

PESCARA, 18 dicembre – Nonostante le dichiarazioni del vice premier Di Maio, che nei giorni scorsi in Abruzzo aveva garantito che si sarebbe votato a febbraio. E nonostante le molteplici rassicurazioni degli esponenti del M5s, con la candidata presidente Sara Marcozzi già da tempo in campagna elettorale, in vista delle regionali già fissate per il 10 febbraio. Nonostante tutto ciò, è spuntato a sorpresa un emendamento, nella Legge di Stabilità, a firma del M5s, per accorpare le elezioni regionali a quelle europee. In questo modo, anche in Abruzzo, oltre che in Basilicata, Sardegna e Piemonte, si sarebbe votato il 26 maggio. Nel tardo pomeriggio, però, è arrivato il dietrofront.

E’ il parlamentare Gianluca Vacca a tuonare:

“Contrariamente a quanto riportato da alcuni organi di stampa, non c’è nessun emendamento del Governo per l’election day e quello di iniziativa parlamentare sarà ritirato”.

Forza Italia, in particolare, è scesa sul piede di guerra, con il coordinatore regionale Nazario Pagano che nel giro di poche ore ha predisposto un sub emendamento:

“Probabilmente il Movimento 5 Stelle ritirerà l’emendamento per  accorpare le elezioni regionali a quelle europee. Tuttavia fidarsi è bene e non fidarsi è meglio e dunque, tramite la nostra capogruppo, mi accingo a depositare un sub emendamento che consentirà all’Abruzzo di andare al voto il 10 febbraio. Il nostro sub emendamento prevede che l’emendamento del M5s non possa valere per quelle regioni che hanno un Consiglio regionale già sciolto o che hanno già fissato tramite apposito decreto la data delle elezioni. Per l’Abruzzo sono valide entrambe le condizioni ed è chiaro che la nostra regione non può permettersi di restare ferma altro tempo, regalando nel frattempo 5-600 mila euro l’anno a consiglieri regionali che non fanno nulla, in quanto l’attività è attualmente limitata ad atti indifferibili e urgenti”.

Infine l’esponente di Forza Italia attacca:

“Pochi giorni fa Di Maio è venuto in Abruzzo per dire che era contrario all’Election Day, mentre oggi è spuntato l’emendamento. Ciò nella migliore delle ipotesi significa che la mano destra non sa cosa fa la sinistra, oppure induce a pensare che qualcuno voglia fare il furbo”.

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