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Esplosione scuola materna di Piano D’Accio, condannato soltanto Lucidi

Esplosione scuola materna di Piano D’Accio, condannato soltanto Lucidi

TERAMO, 26 marzo – A quattro anni e mezzo dall’esplosione della scuola materna di Piano D’Accio il processo per disastro colposo che vedeva imputate 5 persone, tutte della Cpl Concordia, si conclude con quattro assoluzioni ed una condanna: quella di Walter Lucidi, responsabile della commessa, condannato ad un anno e 8 mesi, con sospensione condizionale della pena e non menzione nel casellario. Assolti per non aver commesso il fatto, invece, tutti gli altri imputati: l’ex presidente della Cpl Concordia Roberto Casari, il consigliere di amministrazione della Cpl Daniele Spiaggiari, il direttore di area tecnica Alfredo Lupi e il preposto di cantiere Massimo Lancia.

In cinque erano finiti a processo, davanti al giudice Flavio Conciatori,  per il presunto mancato rispetto delle norme di sicurezza nel vano caldaia della scuola.

L’esplosione avvenne il 3 ottobre del 2013, poco dopo l’uscita dall’edificio dei 34 bambini che frequentavano la scuola materna. Esplosione che, per i consulenti della Procura, fu provocata da tutta una serie di carenze manutentive che, a fronte di una fuga di gas provocata probabilmente dalla rottura di un riduttore di pressione, avrebbero fatto si che il gas metano, invece di uscire all’esterno, saturasse il vano caldaia, dove la fiammella del boiler avrebbe fatto da innesco.

Al termine della requisitoria il pm Stefano Giovagnoni, titolare del fascicolo, aveva chiesto l’assoluzione per Casari, Spiaggiari e Lupi e la condanna ad un anno e 4 mesi per Lancia e Lucidi.

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