Funivia di collegamento con l’Università, M5S: “Decidano i teramani con un referendum”
TERAMO, 10 dicembre – Nella polemica sulla funivia di collegamento tra il centro cittadino e l’Università si inserisce dopo Fratelli d’Italia- An anche il Movimento Cinque stelle teramano che chiede che a decidere sull’infrastruttura siano i teramani con un referendum.
Per i cinque stelle, che puntano il dito contro il governatore Luciano D’Alfonso e il rettore Luciano D’Amico, alla base dell’opera ci sarebbero solo poche pagine e ancor meno dati sulla reale necessità di realizzare l’infrastruttura.
“Soltanto tre paginette: a questo ammonta la reale documentazione della promessa (o minacciata) funivia – scrivono i cinque stelle –
Ci si sarebbe aspettato, considerato l’altissimo costo dell’opera (circa 10 milioni), di trovare un consistente lavoro fatto di quadri economici, tavole esecutive, studi di fattibilità e valutazioni di impatto ambientale. L’abc, insomma, di qualunque progetto possa aspirare al rango di “cantierabile”. Invece il nulla. Soltanto qualche dato sulla popolazione universitaria, una trattazione didattico-didascalica sul funzionamento delle funivie e un accenno di dati tecnici”.
Da qui la richiesta che sull’argomento a decidere siano gli stessi teramani con una sorta di referendum.
“In questi ultimi giorni si è vociferato che nel caso in cui il Consiglio comunale dovesse rigettare l’idea della funivia, questi presunti 10 milioni di euro sarebbero spostati verso un altro Comune – continua il Movimento – Noi non ci stiamo a questo ricatto e, per questo motivo, chiediamo che venga indetta una consultazione cittadina(una sorta di referendum propositivo) mediante la quale i teramani possano esprimere la loro opinione. Si dovrà chiedere loro se, durante l’attuale crisi economica, preferiscano spendere 10 milioni di euro per una funivia oppure per un’altra infrastruttura strategica (visto che la destinazione dei fondi può benissimo essere mutata)”.