L’AQUILA, 15 novembre – Due persone sono state arrestate dai carabinieri dell’Aquila con l’accusa di ricettazione, dopo che nella loro abitazione è stata rinvenuta refurtiva risultata rubata in appartamenti del capoluogo abruzzese.

Gli arrestati, di 29 e 34 anni, sono entrambi di nazionalità albanese. Uno dei due dovrà rispondere anche del reato di porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere. La refurtiva è stata restituita a tre persone a cui era stata svaligiata la propria casa.

L’operazione, coordinata dal comandante provinciale dei carabinieri Nazareno Santantonio, continuerà nelle prossime settimane. Si tratta di un’attività finalizzata “al controllo del territorio aquilano e provinciale per la prevenzione e repressione dei reati predatori, in particolare furti in abitazione e in danno di attività commerciali”, in particolare, a seguito di un’ondata di furti avvenuti nell’ultimo mese, che hanno coinvolto soprattutto numerose abitazioni del quartiere di San Giacomo, destando allarme tra i cittadini.

Il 29enne è stato intercettato la scorsa notte dai militari mentre si aggirava con fare sospetto nei pressi di alcune abitazioni brandendo un grosso coltello da cucina e che, alla vista dei carabinieri, ha cercato subito di occultare. La successiva perquisizione ha consentito di rinvenire all’interno della sua abitazione, nello stesso quartiere, refurtiva per un valore stimato di oltre 20.000 euro, tra cui capi di abbigliamento, elettrodomestici, monili, denaro contante anche in valuta canadese. È emerso, poi, che il 34enne ha già avuto, nel 2012, una condanna per furto in abitazione, inflitta dal Tribunale di Massa. Nell’operazione sono stati complessivamente impiegati oltre 100 militari, utilizzati 43 mezzi: in totale sono state identificate 295 persone, tra cui pregiudicati, e controllati 191 veicoli.