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Giulianova, omicidio Cialini: in appello pena ridotta a 12 anni per Di Silvestre

Giulianova, omicidio Cialini: in appello pena ridotta a 12 anni per Di Silvestre

TERAMO, 27 ottobre – Un banale diverbio stradale, poi quella coltellata che non lasciò scampo a Paolo Cialini, imprenditore 41enne di Giulianova, ucciso davanti agli occhi della figlia. Un omicidio per il quale questo pomeriggio, la Corte d’appello dell’Aquila ha ridotto da 14 a 12 anni la pena a carico del caldaista 61enne Dante Di Silvestre, accusato di omicidio volontario aggravato.

I giudici d’appello hanno infatti ritenuto prevalenti le attenuanti generiche rispetto all’aggravante contestata.

I fatti contestati a Di Silvestre, che aveva scelto di essere processato con rito abbreviato, risalgono al giugno del 2016 quando a bordo della sua auto incrociò la vettura condotta da Paolo Cialini, imprenditore di 41 anni. A bordo c’era anche la figlia di Cialini, una bimba di appena sei anni.

La lite si accese per una questione stradale, tra i due volarono insulti, parole sempre più grosse. Poi nelle mani di Di Silvestre spuntò il coltello, con il quale sferrò un colpo che si rivelò fatale per Cialini, che cadde a terra sotto gli occhi della sua bambina.

Un delitto d’i­mpeto per i legali di Di Silvestre, che hanno sempre sostenuto con forza la tesi dell’omicidio­ preterintenzionale. Ma non per la Procura che ne aveva chiesto ed ottenuto la condanna per omicidio volontario aggravato.

In primo grado Di Silvestre era stato condannato a 14 anni, 2 mesi e 20 giorni (il pm Enrica Medori ne aveva chiesto la condanna a 17 anni). Pena che in appello è stata ridota di due anni.

Di Silvestre, difeso dagli avvocati Gennaro Lettieri e Nadia Baldini, sta scontando la pena ai domiciliari, che gli sono stati concessi agli inizi di febbraio. La famiglia di Cialini era rappresentata dall’avvocato Giovanni Melchiorre.

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