Pittrice uccisa: disposta perizia genetica su lenzuola e cuscini sequestrati a Giulianova
ANCONA, 27 novembre – Nuovi accertamenti nell’ambito dell’indagine sulla morte di Renata Rapposelli, la pittrice di 64 anni residente ad Ancona scomparsa il 9 ottobre dopo essersi recata a Giulianova a casa dell’ex marito Giuseppe Santoleri e del figlio Simone, e il cui corpo è stato ritrovato il 10 novembre a Tolentino vicino al greto del fiume Chienti.
La Procura di Ancona, titolare del fascicolo il pm Andrea Laurino, ha infatti disposto una perizia genetica, cui potrebbe seguirne una di tipo merceologico, su cuscini, lenzuola e federe prelevati in casa degli indagati ma anche su fogli di carta trovati addosso al cadavere e su buste di plastica rinvenute nella zona dove il corpo è stato trovato. Oggi i medici legali Loredana Buscemi e Federica Alessandrini hanno iniziato a valutare reperti biologici da cui estrarre il Dna.
Esami ai quali si aggiunge un’integrazione degli accertamenti sul pc e su una pen-drive del figlio della donna, Simone, da cui potrebbero essere già emersi elementi utili per le indagini.
Ascoltati più volte dagli investigatori l’ex marito e il figlio della donna hanno sempre sostenuto come dopo l’arrivo di Renata a Giulianova fosse scoppiata una lite per contrasti di tipo economico e come Giuseppe, al termine della discussione, avesse accompagnato in auto l’ex moglie a Loreto perché lei voleva andare a pregare nel Santuario della Santa Casa.
Una versione che non ha mai convinto gli inquirenti, che hanno indagato i due uomini per concorso in omicidio ed occultamento di cadavere. Ed è proprio per ricostruire la dinamica del delitto e cercare elementi che possano chiarire il quadro che la Procura ha disposto una serie di perizie.
Dopo l’autopsia, condotta in due tempi, i Ris hanno svolto esami sull’auto di Santoleri e prelievi vicino al corso del fiume per permettere al perito Giampietro Frison di svolgere alcune comparazioni. Tra le perizie disposte anche quella genetica sui reperti prelevati nel corso delle varie perquisizioni e sopralluoghi.
Intanto l’analista forense Luca Russo, già incaricato di svolgere la perizia su due pc, una pen-drive e alcuni telefonini dovrebbe ricevere in queste ore l’incarico di effettuare accertamenti su altri cellulari (in tutto ora sono 11, nove dei Santoleri e due di Renata) e tre sim-card.