Hotel Rigopiano, sequestrato il telefono di Gabriele D’Angelo. E’ corpo del reato nell’inchiesta bis
PESCARA, 23 gennaio – E’ stato sequestrato questa mattina, dai carabinieri forestali di Pescara, il telefono appartenente a Gabriele D’Angelo, il cameriere dell’Hotel Rigopiano deceduto nella tragedia del 18 gennaio del 2017.
Il sequestro è relativo all’inchiesta bis, che vede indagati l’ex prefetto Francesco Provolo e altre sei persone, per depistaggio e frode processuale. D’Angelo, alle 11.38, dunque circa cinque ore prima della valanga, chiamò il Centro coordinamento soccorsi della prefettura di Pescara per chiedere di liberare la strada e consentire agli ospiti dell’hotel di lasciare la struttura.
Proprio le annotazioni relative a quella telefonata, secondo l’ipotesi della Procura di Pescara, sarebbero state fatte sparire allo scopo di occultare la richiesta di aiuto. Il telefono cellulare di D’Angelo, che ora è corpo del reato, sarà a disposizione delle parti, che potranno servirsene in sede processuale.