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Il Governo autorizza gasdotto e centrale Snam a Sulmona. D’Alfonso: “Ricorreremo al Tar”

Il Governo autorizza gasdotto e centrale Snam a Sulmona. D’Alfonso: “Ricorreremo al Tar”

SULMONA, 23 dicembre – E’ un brutto natale per l’area peligna. Il Governo ha autorizzato il progetto Rete Adriatica, che prevede la realizzazione del gasdotto e della centrale Snam a Sulmona, ignorando i pareri contrari delle istituzioni regionali e locali, e motivando la decisione alla luce del “preminente interesse strategico nazionale”.

Il gasdotto farà dunque tappa a Sulmona, ai piedi del Morrone, a pochi passi da una delle faglie più pericolose d’Europa. Si tratta di un serpente di metano lungo quasi 700 chilometri, con un diametro di un metro e 20, situato a 5 metri di profondità, che dalla provincia di Taranto risalirà lungo l’Appennino, per arrivare alle porte di Bologna.

Contestualmente verrà realizzata la centrale di compressione e spinta di Sulmona, a poche centinaia di metri dal centro abitato: occuperà una superficie di 12 ettari e sarà costituita da 3 turbine, ognuna delle quali avrà una potenza termica di 30 megawatt.

La politica abruzzese, questa volta, appare unita contro la decisione del Governo. Il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, annuncia:

“Noi ci costituiremo al Tar avverso la delibera del Consiglio dei Ministri per quanto riguarda questa centrale. Siamo sempre stati contrari, e utilizzeremo tutti gli strumenti che l’ordinamento ci consente per fare in modo che quella delibera venga sospesa e ridiscussa”.

Per il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini:

“La decisione del Governo suona come una beffa, a poche ore dall’approvazione della legge sul Bimillenario Ovidiano”.

La senatrice dem, Stefania Pezzopane, ha lanciato un appello al Governo “affinché ci ripensi”, mentre Forza Italia ha parlato di “brutto regalo di Natale da parte del Governo”.

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