Pescara
Stai leggendo
In fiamme ascensore in un palazzo di via Rio Sparto a Pescara, tragedia sfiorata /FOTO

In fiamme ascensore in un palazzo di via Rio Sparto a Pescara, tragedia sfiorata /FOTO

PESCARA, 30 maggio – Le fiamme si sono alzate intorno alle 2,30 e hanno rapidamente divorato il vecchio vano ascensore. Un botto ha messo in allarme le ventiquattro famiglie che vivono in uno stabile Ater in via Rio Sparto. Una difficile fuga dagli appartamenti, con il vano scale completamente invaso da un fumo nero e acre. Nel palazzo vivono anziani, famiglie con bambini, donne incinte. Sei le persone portate, per accertamenti, al pronto soccorso.

L’incendio, secondo i rilievi effettuati da Vigili del Fuoco e Polizia, è di origine dolosa. I danni sono ingenti e solo per miracolo è stata evitata una tragedia.

A dare l’allarme è stata un’inquilina del piano rialzato che dopo aver sentito un forte botto ha aperto la porta e si è resa conto del disastro: il figlio ha chiamato i vigili del fuoco e lei ha aiutato una vicina a tirar fuori due bambini. La famiglia, con la porta proprio a fianco all’ascensore, ha avuto serie difficoltà a scappare.

Disabili e anziani sono stati aiutati dai Vigili del Fuoco e dalla Polizia, arrivati rapidamente sul posto. All’esterno Protezione civile e Misericordia hanno allestito un tendone di primo soccorso in cui sono state ospitate le persone non autosufficienti. Altri inquilini si sono appoggiati in casa di parenti o amici e lì sono rimasti fino alle 6,30 del mattino, quando hanno potuto far rientro in casa.

Oltre ai sei residenti portati in ospedale, quattro agenti sono stati soccorsi per una lieve intossicazione e un vigile del fuoco ha riportato un trauma a un ginocchio.

Ma dopo l’incendio è esplosa la rabbia: lo stabile è in condizioni terribili, abbandonato a se stesso. All’esterno la facciata è rattoppata, i balconi danneggiati, gli spazi sporchi, ed è sporco di anni.

C’è un inquilino, che vive lì da cinquantaquattro anni che racconta di un’assenza totale da parte dell’Ater. Il palazzo non ha più portone di ingresso, piani alti e scantinati sono diventati un dormitorio aperto a tutti, tanto che i residenti hanno il terrore di scendere di notte.

“Chiunque può fare ciò che vuole, entrare, uscire senza essere visto”. Piccoli lavoretti e pulizia sono affidati alla buona volontà di chi ci abita, che va sistemando in giro quel che si può, volontariamente e con una minima spesa. Ogni volta che viene richiesto un intervento, raccontano, la storia è sempre la stessa: “Non ci sono soldi”. Ed è anche vero che c’è chi non paga il canone: ma alla fine a rimetterci è anche chi, i soldi, li tira fuori regolarmente. E sono le persone che vogliono farsi sentire.

Preoccupati anche del controllo zero: una macchina a fuoco venerdì scorso (valutata come corto circuito).

“Il Comune – dice in una nota il vicesindaco Antonio Blasioli che stamani è andato sul posto – ha coadiuvato i Vigili del Fuoco nelle operazioni di sgombero dei residenti effettuate al fine di accertare i danni e mettere in sicurezza gli abitanti, immediatamente dopo l’accaduto. Gli inquilini hanno trovato una prima accoglienza in una tenda messa subito a disposizione dalla Misericordia, l’Amministrazione ha attivato le procedure per una eventuale sistemazione delle famiglie in altro luogo, qualora le abitazioni fossero state ritenute inagibili, ma in mattinata tutti sono rientrati nei propri alloggi. Sul posto anche i tecnici Ater, l’Azienda attiverà una procedura di somma urgenza per ripulire i danni causati dalle fiamme e igienizzare i locali. Al rifacimento degli ascensori l’Ater provvederà nel giro di 45 giorni e all’esito delle indagini dovute per l’accertamento della natura dell’incendio, divampato intorno alle 2,30 di stanotte”.

, un furto domenica. Oggi l’incendio dell’ascensore. E non è poco.

Mi sento...
Felice
0%
Orgoglioso
0%
Euforico
0%
Ok
0%
Triste
0%
Arrabbiato
100%