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Ipersimply, firmato l’accordo. In caso di mancata concessione della cig si tornerà al tavolo

Ipersimply, firmato l’accordo. In caso di mancata concessione della cig si tornerà al tavolo

TERAMO, 18 ottobre – Tutto ruota intorno alla concessione della cassa integrazione per cessazione d’attività, per la quale sarà immediatamente presentata la relativa richiesta. Perché nel caso in cui non vi fosse la possibilità di accedere all’ammortizzatore sociale il tavolo di trattativa sarà riaperto. E’ questo il vero punto di novità della vertenza Ipersimply, che ieri sera ha visto la firma del relativo verbale di accordo dopo una trattativa di quasi nove ore durante la quale, più volte, si è rischiata la rottura.

Accordo che si snoda lungo la richiesta di cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività per un periodo di 12 mesi da parte dell’azienda, la ricollocazione del personale disponibile al trasferimento, la riconsegna della licenza commerciale a titolo gratuito al Comune di Teramo o ad altri soggetti imprenditoriali interessati al punto vendita.

Il verbale, sottoscritto dalle parti, prevede infatti “la ricollocazione del personale in esubero che ne faccia richiesta a Sma S.p.A. entro il periodo di vigenza della Cigs, presso le proprie unità produttive, così come individuate nella tabella” allegata dall’azienda, ” il ricorso ad eventuali licenziamenti nei confronti di quei lavoratori che manifesteranno la non opposizione al recesso, l’impegno di Sma S.p.A. a favorire la ricollocazione di parte dei lavoratori in esubero attraverso la raccolta e l’invio di curricula (previo assenso degli interessati anche ai fini del rispetto della normativa sulla privacy) e la trasmissione dei medesimi a competitor presenti sul territorio; la riconsegna della licenza commerciale a titolo gratuito al Comune o ad un eventuale soggetto imprenditoriale disponibile a riallocarsi nel sito di Piano D’Accio”.

“La vertenza Ipersimply è la testimonianza di quanto sia fondamentale il rapporto fra territorio e istituzione e fra mondo dell’impresa e istituzione – commenta il presidente della Provincia Renzo Di Sabatino – qui la sinergia e l’influenza degli enti locali ha fatto la differenza rispetto ad un avvenimento che non può essere cancellato ma fortemente ammortizzato nelle sue conseguenze sociali. In seguito alla riforma delle Province il servizio delle relazioni industriali è passato alla Regione ma è fondamentale che non venga sminuito o compresso il suo ruolo di agente locale di mediazione nelle vertenze: noi lo abbiamo sempre concepito così, non come un terminale burocratico o amministrativo ma un facilitatore nella ricerca di soluzioni”.

Sulla stessa linea il sindaco Gianguido D’Alberto:

“E’ stato raggiunto l’obiettivo di creare le condizioni immediate per richiedere la cassa integrazione. Le istituzioni sono state presenti con grande partecipazione in tutti i passaggi della vicenda e lo saranno ancora per tutelare le maestranze e per dare un significativo segnale. Mi sento di ringraziare tutti per il lavoro di squadra efficace che è stato condotto: dalle istituzioni ai lavoratori, i quali ancora una volta hanno manifestato un atteggiamento estremamente corretto. Traspare anche da questo il desiderio di rinascita della comunità teramana, e tali situazioni sono un segnale importante per tutti”.

 

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