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La Bcc di Castiglione M.R. e Pianella festeggia 60 anni e assegna 36 borse di studio

La Bcc di Castiglione M.R. e Pianella festeggia 60 anni e assegna 36 borse di studio

CASTIGLIONE MESSER RAIMONDO, 12 dicembre – Trentasei borse di studio assegnate dalla Bcc di Castiglione Messer Raimondo e Pianella a studenti meritevoli, soci o figli di soci. I beneficiari delle borse di studio sono stati annunciati nel corso dell’edizione 2016 della “Festa del Socio” della Bcc, che si è svolta sabato sera al Palacongressi d’Abruzzo a Montesilvano. L’evento, giunto alla quindicesima edizione, quest’anno è stato anche l’occasione per festeggiare la fusione con la Banca di Teramo di Credito Cooperativo e il sessantennale dell’istituto di credito presieduto da Alfredo Savini. 

Una serata all’insegna della convivialità e dello spettacolo per i tantissimi partecipanti. Nel corso della festa, è stata estratta una Fiat Panda assegnata a un fortunato socio presente ed è stata organizzata una tombola con in palio ricchi premi. Durante la serata, inoltre, con grande soddisfazione della compagine sociale e del consiglio d’amministrazione, sono stati premiati con una borsa di studio 36 ragazzi soci o figli di soci che hanno conseguito con brillanti risultati il diploma o la laurea; successivamente, gli amministratori hanno ricordato i numeri di questo istituto di credito che con i suoi 60 anni di storia si conferma solido e in costante crescita.

Il 2016 è stato un anno cruciale per la storia della BCC di Castiglione M.R. e Pianella, dal primo luglio, infatti, il processo di acquisizione con la Banca di Teramo di Credito Cooperativo è diventato operativo dopo il parere favorevole espresso in due distinte assemblee dai soci delle due realtà. La fusione ha dato vita a un’unica banca cooperativa con più di 35 mila clienti e 145 dipendenti che oggi vanta 5002 soci. Una acquisizione che ha trasformato la BCC di Castiglione nella prima Banca di Credito Cooperativo d’Abruzzo sia per la raccolta diretta, superiore a 660 milioni, che per gli impieghi pari a 500 milioni.

Una realtà che può ora contare su una rete di 22 sportelli, in un territorio che abbraccia 62 comuni: 37 in provincia di Teramo, 21 in provincia di Pescara, 1 in provincia di Chieti e 3 in provincia di Ascoli Piceno. La nuova banca gestisce masse amministrate pari a quasi 2 miliardi di euro e un patrimonio di 65 milioni di euro, dei quali ben oltre 30 milioni di “patrimonio libero” e un indice di solidità patrimoniale (Total Capital Ratio) di circa il 18%, ampiamente al di sopra dei requisiti minimi regolamentari e della media sia del sistema bancario che del sistema del credito cooperativo.

Tra i presenti alla cena il direttore della Banca d’Italia, Antonio Carrubba, il direttore della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo dell´Abruzzo e del Molise, Ermanno Alfonsi, i sindaci dei comuni ove opera la BCC di Castiglione, i presidenti e i direttori delle altre BCC della regione, ma anche il Rettore dell’Università degli Studi di Teramo, Luciano D’Amico e vari esponenti politici come l’Onorevole Paolo Tancredi, la Senatrice Federica Chiavaroli, il Presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco e della Provincia di Teramo, Domenico Di Sabatino, l’ex Presidente della Regione, Gianni Chiodi e il vice presidente del Consiglio Regionale, Paolo Gatti.

“Ringrazio tutti i soci della BCC per la lungimiranza dimostrata nell’approvare all’unanimità la fusione proprio nell’anno del 60esimo anniversario della nostra storia, – ha detto nel suo discorso ai soci il Presidente Alfredo Savini (presidente anche della Fedam e membro del consiglio nazionale di Federcasse) – un’operazione importante, di crescita e sviluppo. Con la fusione la banca ha conseguito una migliore efficienza operativa sfruttando pienamente il radicamento sul territorio. La fusione è stata possibile per vicinanza territoriale e per la nostra solidità, ma anche necessaria per la logica del mutualismo che muove il sistema delle BCC. La nostra è una banca che va in controtendenza e che grazie al capitale libero e alla copertura di rischio riesce a non cedere le sofferenze a società di cartolarizzazione (come da inviti rivolti al sistema bancario), cerchiamo invece di gestirle tutte. Questo significa garantire vicinanza al territorio, alle persone. Siamo una banca virtuosa, requisito necessario per mantenere maggiori spazi di autonomia come chiede l’autoriforma che porterà il Credito Cooperativo ad avere una capogruppo”.

Savini dopo aver ricordato le ragioni e le tappe della fusione, si è soffermato sui 60 anni di storia della BCC ricordando i padri fondatori di questa realtà:

“La nostra banca – ha aggiunto il Presidente – ha una storia importante, figlia delle scelte e della lungimiranza dei 92 soci fondatori, che guidati dal maestro Angelo Pompei diedero vita a questa realtà 60 anni fa. A tutti loro, ma anche ai fondatori della BCC di Pianella e della Banca di Teramo, in particolare a Antonio Tancredi, va la nostra riconoscenza e gratitudine. La nostra crescita è data dalla lungimiranza di tutti gli amministratori del passato e del presente e dalle competenze dei dipendenti che hanno saputo creare immediatamente uno spirito di squadra con le professionalità acquisite e per questo li ringrazio. Non c’è un “noi” e un “loro”, ma siamo un’unica realtà. Questa cena è l’occasione per festeggiare questo ulteriore e importante tassello della nostra storia”.

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