L’Aquila, Biondi: “Case equivalenti, Comune moroso”
L’AQUILA, 20 maggio – “Un Comune moroso, forte coi deboli, ma inadempiente ed assente quando i cittadini ne hanno bisogno”. Non usa mezzi termini il candidato sindaco di centrodestra Pierluigi Biondi, che denuncia come il Comune si rifiuti di pagare le spese fisse e quelle per il riscaldamento degli appartamenti rientrati nel suo patrimonio, in conseguenza dell’acquisto, da parte degli ormai ex proprietari, di abitazioni equivalenti.
“Nei casi in cui i condomini sono stati abbattuti e ricostruiti, è stato predisposto un impianto centralizzato di riscaldamento, secondo le attuali disposizioni legislative e normative – spiega Biondi – Le bollette, pertanto, vengono ripartite tra i condomini a seconda dei consumi. Il Comune, però, si rifiuta di pagare, per gli appartamenti di cui è proprietario, il consumo relativo all’impianto centralizzato, così come quello delle luci condominiali e degli ascensori. In questo caso i cittadini hanno due scelte: o anticipare le somme per conto del Comune moroso, oppure vedersi staccare la caldaia”.
Un paradosso, oltre che un fatto gravissimo secondo Biondi, che sottolinea come la proprietà sia certificata con atto notarile e “ponga in capo al Comune ed ai suoi uffici la responsabilità del versamento delle quote di competenza“.
“Parliamo dello stesso Comune che, agli assegnatari del progetto C.a.s.e., ha chiesto le quote degli alloggi chiusi o inabitati – conclude Biondi – Ancora una volta l’Amministrazione Cialente crea un problema senza pensare ad una soluzione, come sempre da otto anni a questa parte”, conclude amaramente Biondi.