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L’Aquila, dall’ex Equitalia 7000 cartelle a imprese e cittadini per circa 87 milioni di euro

L’Aquila, dall’ex Equitalia 7000 cartelle a imprese e cittadini per circa 87 milioni di euro

L’AQUILA, 10  aprile – Società, artigiani, professionisti, ma anche semplici cittadini. Sono migliaia i contribuenti aquilani che in questi giorni si sono visti recapitare dall’ex Equitalia cartelle esattoriali relative al 2009 e al 2010, con somme ingenti da pagare. A denunciare una situazione che rischia di mettere in ginocchio l’economia del capoluogo di Regione il sindaco Pierluigi Biondi, che parla di un vero e proprio disegno contro L’Aquila.

“L’Agenzia delle Entrate – riscossione (ex Equitalia) ha inviato circa 7000 cartelle esattoriali riferite agli anni 2009 e 2010, a società, artigiani, professionisti ma anche persone fisiche con cui si chiede il pagamento per intero, anziché con abbattimento del 60 per cento come previsto dalla legge, di somme dovute all’erario, come Iva, Irpef e Ires – tuona Biondi – Parliamo di una somma che si aggira attorno agli 87 milioni. È del tutto evidente, a questo punto, che qualcuno a Roma ha pianificato un disegno per la morte dell’Aquila e del suo tessuto produttivo” .

Per il primo cittadino ci si troverebbe di fronte ad un accanimento senza precedenti verso un territorio già duramente colpito dal terremoto.

“Proprio mentre si sta lottando contro un’ingiustizia come la richiesta di restituzione arrivata a 350 imprese di tasse e contributi perché l’Ue li ritiene un aiuto di Stato – spiega il sindaco – Da Roma, guarda caso dopo le elezioni politiche, vengono inviate migliaia di cartelle a cittadini e imprese. Mi chiedo quale sia la ragione di un simile accanimento contro una popolazione che ha già sofferto, e continua a soffrire, gli effetti di un terremoto che qualche solerte burocrate intende amplificare”.

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