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L’Aquila, piano della Asl per dimezzare le liste d’attesa

L’Aquila, piano della Asl per dimezzare le liste d’attesa

L’AQUILA, 3 maggio – Dimezzare le attese per ecocolordoppler, ecografie, visite ortopediche,  endocrinologiche e pneumologiche, accordo con i privati per implementare le prestazioni di diagnostica strumentale, potenziamento del cup di secondo livello, ampliamento dell’apertura degli ambulatori specialistici: sono questi i punti chiave del piano messo a punto dalla Asl 1 Abruzzo per ridurre le liste d’attesa. Si tratta di un piano che inciderà su prestazioni per le quali l’utenza ha maggiori difficoltà d’accesso, in particolare per Tac e risonanza magnetica.

Con la casa di cura Villa Letizia  dell’Aquila è stata sottoscritta un’intesa, nel rispetto dei limiti di budget assegnati dalla Regione, che prevede un aumento delle prestazioni prenotabili con  riferimento particolare a risonanza magnetica della colonna, encefalo, ecografie dell’addome e Tac del torace. La collaborazione con la clinica sarà operativa entro un mese.

In base alle valutazioni dell’azienda il piano permetterà di ricondurre l’attesa, per le prestazioni erogabili in classe di priorità P (programmata), entro tempi molto più brevi di quelli stabiliti dalla normativa vigente (180 giorni). Qualche esempio: nell’area peligno-sangrina i tempi di attesa per una visita endocrinologica (sempre classe P, cioè programmata) passeranno da 120 a 30 giorni e nell’area Marsica da 180 a 90. Altro esempio: l’attesa per una visita ortopedica all’ospedale di Avezzano passerà da 240 giorni a 40 e, per un ecocolordoppler , area peligno sangrina da 220 a 70 giorni.

Non presentano invece criticità, essendo attualmente assicurate nei tempi consentiti, le richieste per prestazioni ricomprese nelle altre classi di priorità (urgente, breve e differita).

“E’ un piano – rileva il manager Asl Rinaldo Tordera – che si muove su più binari e che, nonostante la ridotta disponibilità delle risorse, prevede un’ulteriore mobilitazione di operatori, un uso più efficace dei  macchinari, la revisione di alcuni punti dell’organizzazione e una proficua sinergia con alcune strutture private. Attraverso la riduzione dei tempi passa il rilancio di buona parte della sanità”.

 

 

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