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L’Aquila, ristrutturazione caserma Campomizzi: due imprenditori condannati

L’Aquila, ristrutturazione caserma Campomizzi: due imprenditori condannati

L’AQUILA, 19 aprile – Due condanne, a carico di altrettanti imprenditori, e nove assoluzioni. E’ il bilancio della sentenza emessa oggi dal tribunale dell’Aquila, a conclusione del processo di primo grado sui presunti favoritismi nell’assegnazione dell’appalto da 11 milioni di euro, per la ristrutturazione della caserma Campomizzi dell’Aquila, nell’ambito dell’emergenza post terremoto 2009. Gli imprenditori Enzo Romano Marinelli ed Ettore Barattelli, che hanno già annunciato ricorso in appello, sono stati condannati, con l’accusa di truffa ai danni dello Stato, rispettivamente a 2 anni e a un anno e mezzo di reclusione.

L’avvocato Antonio Milo ha annunciato che il suo assistito Ettore Barattelli, che è anche presidente dell’Ance L’Aquila, ricorrerà in appello e “intende rinunciare alla prescrizione, perché convinto di poter dimostrare la sua innocenza”.

Nei giorni scorsi era stato chiamato a testimoniare in tribunale anche il capo della Polizia, Franco Gabrielli, che all’epoca dei fatti era prefetto del capoluogo abruzzese.

La caserma Campomizzi, nel corso dell’emergenza sisma, ha ospitato gli sfollati. Oggi è residenza per studenti universitari e sede dell’Azienda per il diritto agli studi universitari dell’Aquila.

I due imprenditori, che hanno avuto anche l’interdizione a contrattare con la pubblica amministrazione per due anni, fanno parte del Consorzio Federico II, che si è aggiudicato la commessa pubblica. Per Barattelli si apre ora anche la strada di un chiarimento nell’Ance, dove è stato eletto nell’ottobre 2016.

Sono stati invece assolti i sei dirigenti e tecnici del Provveditorato interregionale alle Opere Pubbliche, stazione appaltante del lavoro post terremoto, per i quali l’accusa aveva chiesto condanne, e un dirigente del provveditorato, un tecnico e un imprenditore, per i quali il pm aveva chiesto assoluzioni e prescrizioni.

La sentenza è stata pronunciata dopo alcune ore di camera di Consiglio, al termine di una lunga udienza, con arringhe difensive e repliche del Pm Stefano Gallo

Le persone assolte sono Giovanni Guglielmi, ex provveditore alle opere pubbliche; Giancarlo Santariga, ex provveditore aggiunto; Claudio Quartaroli, funzionario del Provveditorato; Filippo Di Giacomo, ex funzionario del Provveditorato; Luigi Zaccagno e Giuliano Genitti, ex funzionari del Provveditorato. Poi l’ex dirigente del Provveditorato Carlo Clementi, l’imprenditore Giulio Vittorini, terzo componente del consorzio Federico II, e il collaudatore Giovanni Benevieri; per questi ultimi il pm aveva chiesto assoluzioni e prescrizioni.

Nell’udienza di lunedì scorso era emerso che il 90% delle accuse è prescritto e, in quanto alle accuse, sono rimaste in piedi la truffa ai danni dello Stato e le false fatturazioni.

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