PESCARA, 8 maggio – Lavoro nero nei nighr, nelle offficine, nelle attività artigianali e commerciali. Un controllo ad ampio raggio ha portato la Tenenza della Guardia di Finanza di Popoli a scoprire  dodici lavoratori impiegati totalmente “in nero” (8 italiani e 4 dell’est europeo) in imprese operanti nei più disparati settori economici.

Diciotto, complessivamente, i controlli effettuati. Dei dodici lavoratori, tre di cui una lituana e due rumene, sono stati individuati in un noto night club del popolese.

Quattro lavoravano nella ristorazione e nella  vendita al dettaglio di prodotti alimentari, una in un salone per parrucchiere, uno in un’officina meccanica, uno ancora in un negozio di abbigliamento, un altro in un bar e infine uno in una falegnameria.

Tutti erano sprovvisti del contratto di assunzione e per loro i datori di lavoro hanno omesso di presentare la comunicazione preventiva agli enti preposti.

Nel complesso su un totale di diciotto attività controllate, ben 10 sono le imprese cui sono state contestate violazioni per le quali è stata avviata la procedura di irrogazione della cosiddetta “maxi-sanzione”, che va da un minimo di 1.800,00 euro ad un massimo di 10.800,00 euro;  per un esercizioè stata richiesta al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro anche l’adozione del provvedimento di sospensione dell’attività per aver impiegato manodopera irregolare in misura superiore al 20% del totale dei lavoratori regolarmente assunti e trovati sul posto di lavoro, mentre in un caso sono state irrogate sanzioni anche in relazione all’omessa tracciabilità delle retribuzioni e omessa consegna dei prospetti paga relativamente ad un lavoratore regolare.