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Maltempo, danni alle strutture balneari per le mareggiate: il grido di Confcommercio /FOTO

Maltempo, danni alle strutture balneari per le mareggiate: il grido di Confcommercio /FOTO

ESCARA, 21 maro – Non c’è pace per le attività balneari in Abruzzo, dove le mareggiate degli ultimi giorni hanno causati danni ingenti a diverse strutture lungo l’intera costa. Le situazioni più drammatiche si registrano a a Francavilla al Mare,  Casalbordino, Silvi Marina, Martinsicuro e Alba Adriatica, con il  Sib Confcommercio Abruzzo che interviene duramente per richiamare la politica alle sue responsabilità.

“Non ne possiamo più dei tempi della politica e della burocrazia che da anni ci impediscono di proteggere le nostre strutture nei casi sempre più frequenti di violente mareggiate, come quelle verificatesi in queste ore, che stanno mettendo a rischio anche strade e civili abitazioni  – tuona il Presidente del Sib Confcommercio Abruzzo, Riccardo Padovano –  Siamo arrabbiati come non mai in quanto nel mese di novembre di fronte ad un’analoga drammatica mareggiata avevamo per l’ennesima volta lanciato un appello alle istituzioni per consentire opere di somma urgenza per proteggere le strutture mediante barriere radenti o cumuli di sabbia”.

Appello che per Confcommercio, nonostante la volontà dei balneari di collaborare direttamente alla realizzazione di tali opere è rimasto totalmente inascoltato con gli operatori costretti a passare la stagione invernale nel tentativo di e convincere le varie istituzioni, a partire dai Comitati via della necessità di tali opere. Una situazione che per l’associazione di categoria si è tradotta solo in una perdita di tempo.

“La situazione è drammatica ovunque ma i danni più ingenti agli stabilimenti balneari si stanno verificando a Francavilla al Mare, a Casalbordino, Silvi Marina, Martinsicuro e Alba Adriatica dove occorre intervenire con somma urgenza per situare radenti a venti metri dalle strutture a protezione delle stesse per salvare il salvabile – conclude Padovano – La Regione Abruzzo deve dichiarare lo stato di emergenza e in tal modo superare tutte le pastoie burocratiche che impediscono di intervenire con immediatezza ricorrendo alla procedura di pronto intervento. Al riguardo chiediamo anche al Presidente D’Alfonso di autorizzare i Comuni ad attingere a quelle risorse già stanziante in bilancio per la difesa della costa. Ricordo che lo scorso anno di fronte al precipitare degli eventi intervenimmo personalmente prendendoci anche delle denunce penali. Non vorremmo che si stia aspettando che vengano danneggiate case e strade per intervenire. Siamo stufi e arrabbiati e questa volta la politica ci deve dare risposte immediate e puntuali per evitare che l’esasperazione superi il limite”.

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