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Maltempo, economia martoriata: le associazioni chiedono sgravi fiscali

Maltempo, economia martoriata: le associazioni chiedono sgravi fiscali

Pescara, 24 gennaio – Neve, gelo e piogge hanno letteralmente messo in ginocchio l’agricoltura abruzzese e, più in generale, l’economia regionale. Un vero e proprio grido di dolore quello che arriva dalle associazioni di categoria, con la Cna Abruzzo che pur considerando positiva la dichiarazione dello stato di emergenza per l’Abruzzo e per le altre zone del centro Italia chiede adesso di tradurla in tempi brevi in provvedimenti conseguenti a favore dell’economia dei territori colpiti, a cominciare dalla sospensione del pagamento di tasse e tributi.

Per la Cna la decisione del Governo Gentiloni, che ha stanziato un primo intervento di 30 milioni di euro per far fronte alle prime emergenze dovrà essere seguita a stretto giro da una serie di misure concrete:

“Misure  necessarie a dare sostegno a un’economia martoriata dal combinato micidiale tra il maltempo e il terremoto, che purtroppo è tornato a interessare vaste zone del territorio regionale. In attesa così di una più precisa contabilità dei danni patiti da tutti i comparti economici, torniamo ad insistere con il Governo sul tema lanciato nei giorni scorsi: la sospensione, per un congruo numeri di mesi, sei almeno, del pagamento dei diversi oneri legati alla tassazione nazionale e locale, una volta individuati con precisione i comuni ammessi al beneficio“.

Oneri  ai quali le imprese, in presenza di attività economiche paralizzate e di un blocco delle attività produttive, non sarebbero in grado di far fronte.

Di sgravi, in questo caso specificatamente per il mondo agricolo, ha parlato anche il presidente della commissione vigilanza e consigliere regionale Mauro Febbo, che ha presentato una risoluzione urgente al presidente della Regione D’Alfonso, all’assessore regionale Pepe e al presidente della commissione agricoltura Berardinetti chiedendo il loro impegno ad intervenire presso il Ministro Martina affinché si adoperi in questo senso.

“Gli eventi calamitosi straordinari  sia in termini di quantità di neve e pioggia sia il perdurare delle scosse sismiche, hanno prodotto nel mondo rurale un quadro drammatico mettendo in ginocchio gli agricoltori facendo registrare gravi danni alle colture, perdite di bestiame e ingenti danni alle strutture. Oggi, in questo scenario drammatico a causa del perdurare di tali eventi straordinari e mai verificatisi prima,  è indispensabile inserire, tra le misure da adottare, una deroga all’art. 5 comma 4 del decreto legislativo 102/2004 relativo agli eventi assicurabili, considerato che l’evento è accaduto nella prima metà di gennaio e per le aziende è stato impossibile assicurarsi, e anche se lo avessero fatto l’area interessata è stata troppo vasta e l’evento di proporzioni davvero imprevedibili. Alle aziende agricole e zootecniche abruzzesi deve essere risarcito interamente il valore delle produzioni sia arboree sia erbacee e orticole, del latte andato irrimediabilmente perso, dei capi di bestiame deceduti a migliaia. Inoltre le perdite per ulivi, vigneti e agrumi vanno calcolate considerando che si ripercuoteranno anche per i prossimi anni”.

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