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Maltempo, la Regione dichiara lo stato d’emergenza

Maltempo, la Regione dichiara lo stato d’emergenza

L’AQUILA, 13 gennaio – Neve e gelo non accennano a lasciare l’Abruzzo, e la Giunta regionale, alla luce degli sforzi effettuati dai Comuni nel corso dell’ultima settimana e delle previsioni meteo per i prossimi giorni, dichiara lo stato di emergenza regionale.

La decisione è stata assunta nella seduta di giunta di ieri sera con la Protezione civile regionale che già da oggi avvierà le procedure per la ricognizione delle spese effettuate dai Comuni interessati dall’emergenza meteo, in attuazione dei rispettivi piani neve comunali. I Comuni interessati saranno contattati in base alle comunicaizoni pervenute presso la sala operativa regionale di apertura dei Coc (Centro operativo comunale).

CONFARTIGIANATO: BENE STATO EMERGENZA, CALAMITA’ SIA OCCASIONE RILANCIO

“Accogliamo con soddisfazione la dichiarazione dello stato di emergenza regionale proclamato dalla Regione per l’emergenza maltempo di questi giorni, che ha lasciato l’Abruzzo in ginocchio. Stato di emergenza che la nostra associazione aveva invocato visti i tanti danni, diretti e indiretti, registrati nelle città, nei paesi e anche dalle attività commerciali, a causa della neve e del gelo. Il bilancio è pesantissimo, un vero e proprio bollettino di guerra: saldi rovinati, aziende con danni strutturali, magazzini pieni di merce pagata e invenduta, attività produttive bloccate”. Lo afferma Confartigianato Abruzzo, auspicando che la calamità possa diventare “occasione di rilancio”.

“Confartigianato – affermano il presidente regionale di Confartigianato ed il delegato al Commercio, Luca Di Tecco e Massimiliano Pisani – chiede un immediato sgravio almeno dei tributi comunali e regionali per le zone più colpite dal maltempo, come Pescara, Chieti e i territori provinciali. Ci sembra quasi logica una decisione di questo tipo visto che la liquidità degli imprenditori a seguito di questo evento è vicina allo zero. Le forze disponibili adesso devono essere utilizzate per fare ripartire la macchina del commercio e del turismo abruzzese, bloccata da troppi giorni. Altra nota dolente è l’aeroporto di Pescara chiuso mestamente ai primi fiocchi di neve con tanto di aereo tenuto in ostaggio nello scalo. La calamità vissuta deve essere vista come un’occasione di rilancio, altrimenti rischia di essere il colpo di grazia per la nostra regione”.

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