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Maxi inchiesta sugli appalti a Giulianova, la dirigente Mastropietro non risponde al gip

Maxi inchiesta sugli appalti a Giulianova, la dirigente Mastropietro non risponde al gip

TERAMO, 26 maggio – Si sono svolti questa mattina, al carcere di Castrogno, i primi interrogatori di garanzia nell’ambito dell’operazione Castrum, che qualche giorno fa ha portato all’arresto di otto persone tra cui la dirigente del Comune di Giulianova Maria Angela Mastropietro, nell’ambito di una maxi inchiesta sugli appalti. Interrogatori che oggi hanno visto comparire davanti al gip sia la Mastropietro e il marito Stefano Di Filippo, entrambi difesi dall’avvocato Guglielmo Marconi, che si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, sia gli imprenditori Massimiliano e Andrea Scarafoni, entrambi difesi dall’avvocato Gennaro Lettieri, che al contrario avrebbero risposto alle domande del gip per chiarire la propria posizione.

Gli interrogatori proseguiranno adesso lunedì quando davanti al gip Domenico Canosa compariranno gli altri quattro arrestati nell’ambito dell’inchiesta, questi ultimi finiti ai domiciliari: il socio accomandante della Ri.Ma. Sas Sergio Antonilli, l’imprenditore edile Nello Di Giacinto, ex assessore al Comune di Giulianova, il funzionario della Asl Carmine Zippilli e il presidente di Giulianova Patrimonio Filippo Di Giambattista.

Agli otto arrestati i pm Luca Sciarretta ed Andrea De Feis, titolari del fascicolo, contestano a vario titolo ed in base alle diverse posizioni, accuse che vanno dalla corruzione alla tentata concussione, fino alla tentata induzione indebita a dare o promettere utilità, all’abuso d’ufficio, al falso in atto pubblico e in materia edilizia e urbanistica.

L’inchiesta, partita dopo le denunce di alcuni imprenditori che si sarebbero rifiutati di entrare in quel giro, disegnerebbe un sistema di corruzione consolidato nel tempo, con gli appalti del Comune di Giulianova, per centinaia di migliaia di euro, affidati sempre alle stesse ditte. Quelle ditte i cui titolari erano disposti, a loro volta, sempre secondo le accuse, a “ricompensare” la dirigente del Comune di Giulianova Angela Mastropietro e il marito imprenditore con somme di denaro e beni immobili. O anche con consulenze fittizie o sovrafatturate a favore di quest’ultimo.

Inchiesta nel corso della quale la Guardia di Finanza,alla quale erano state delegate le indagini, avrebbe incrociato anche l’attività di un funzionario Asl, Carmine Zippilli, che, in cambio dell’installazione di un impianto di energia alternativa nella sua abitazione, avrebbe falsamente attestato che un’impresa aveva compiuto lavori per 215.000 euro per conto dell’azienda sanitaria, mentre effettivamente le opere effettuate erano a valore di 90.000 euro.

I lavori riguardavano la messa in sicurezza dell’ex ospedaletto in corso Porta Romana.

 

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